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Cambiare si può?

 

Changes - video su YouTube

Cambierà davvero qualcosa? Io credo che qualcosa è già cambiato, nella coscienza di tutti.

Qualcosa che, in fin dei conti, è soltanto appena cominciato!

Abbiamo tutti meno voglia di lasciarci prendere in giro.

Poi forse è vero, i grandi giochi, forse quelli non cambieranno mai.

Ma mi accontenterei della possibilità di far circolare nuove idee, di usare la fantasia invece che rinchiudersi nel grigiore di quotidianità ripetitive e noiose.

E’ come un salto fuori dalla depressione. Dobbiamo stare attenti all’euforia. Alla fase maniacale.

Altrimenti rischiamo di farci rinchiudere …

Per adesso restiamo un poco ebbri … e godiamocela un po’.

Anche se, a pensarci bene, è una ebbrezza un po’ idiota.

Buona fortuna a tutti!

Ricordo di Frank Zappa

Il 4 Dicembre del 1993 moriva Frank Zappa.
La sua idea della musica era del tutto originale.

Ho visto un suo concerto a Milano, è rimasto impresso nella memoria, come il suo disco con la copertina disegnata da Tanino Liberatore, e un altro mito: the UTOPIA.

Era dissacratorio in tutti i sensi e negli ultimi tempi della sua vita, già gravemente malato, dimostrò di non aver perso la sua vena polemica, annunciando, come già fatto qualche decennio addietro, di volersi candidare alla Presidenza degli Stati Uniti, in aperto dissenso con la politica dell’ex Presidente Reagan e con quella di George H. W. Bush con questo slogan:

“Potrei mai far peggio di Ronald Reagan?”.

Grazie per tutte le emozioni che ci hai lasciato, l’energia, i ricordi e la musica che ancora ci stupisce.

Una nota curiosa, sempre in relazione al 4 Dicembre, ma nel 1971.

In quella data era previsto un concerto di Frank Zappa & The Mothers of Invention a Montreux, in Svizzera.

Uno spettatore lanciò un razzo e tutto andò a fuoco. I Deep Purple stavano registrando un disco e da quell’episodio nacque la mitica Smoke oon the Water.

Ecco le parole, che forse pochi hanno notato:

We all came out to Montreux
On the lake Geneva shoreline
To make records with a Mobile
We didn’t have much time
Frank Zappa and the Mothers
Were at the best place around
But some stupid with a flare gun
Burned the place to the ground
Smoke on the water, fire in the sky

Qui leggete tutta la storia

Paolo Barnard sull’ Euro: quando la censura arriva a San Marino …

Doveva andare in onda Venerdì 13 Maggio sulla TV di San Marino, come annuncia il giornalista in questo TG.
E invece ZAC

Il video tratto da youtube grazie a 4evermezz che lo ha recuperato dalla copia cache della Tv di San Marino, è stato oscurato e l’intervista completa non è andata mai in onda …

Lo fa notare Paolo Barnard:

***

Cazzo! Sono un mito. Era scontato che tutti i media nazionali italiani non mi volessero più vedere neppure dipinto.

Ma che mi prendessero a pedate anche quelli di San Marino….. cazzo! non ci posso credere! Anche loro. Sono un mito.

Tre coraggiosi redattori della sopraccitata televisione mi avevano intervisto sul Trattato di Lisbona e sulla crisi dell’Euro. Era per uno speciale del venerdì. Ok? Il promo con la mia faccia compare sul sito della stimata televisione sanmarinese… per due ore. Poi scompare! Un mito! E io scomparirò dallo speciale.

Carmen? (Lasorella) Che fine ho fatto direttore?

La prossima sarà che fanno una legge ad personam per impedirmi di avvicinarmi a più di 6 chilometri da una testata, incluso Topolino.

Sono un mito.

***

Non so se le informazioni di Barnard siano corrette o meno, ma penso che se debbano essere smentite sia possibile farlo con un contraddittorio e non semplicemente tagliandole via …

Se ne discute su ComeDonChisciotte, per chi fosse interessato …

Ma per la TV sono troppo scomode!

O no?

🙂

Ciao 2009 !

Un altro anno sta per finire.

porchetta5

Saremo sommersi da tg che ci ricorderanno

del terremoto in abruzzo,

del fatto che lo spumante italiano va per la maggiore la sera del cenone,

della crisi,

degli esperimenti fantasmagorici del CERN, delle guerre,

della statuetta in faccia a Berlusconi,

del popolo viola,

del passaggio al digitale terrestre,

della rivolta in Tibet,

della strage di Viareggio,

della nascita della CAI,

della sospensione di De Magistris,

di Eluana Englaro,

della condanna di Mills,

degli accordi con la Libia per rispedire indietro i barconi di poveri disgraziati in cerca di una vita migliore,

dei pregiudizi sui Rom,

della bocciatura della legge 40,

dei pirati nel golfo di Aden,

del divorzio Lario/Berlusconi,

dei festini a villa Certosa,

dell’emergenza rifiuti,

della pillola abortiva approvata e poi ripudiata,

delle dimissioni di Boffo,

dell’influenza suina,

della bocciatura del lodo Alfano,

della morte di Stefano Cucchi,

del divieto di esporre crocifissi in classe,

della morte di Alda Merini e Mike Bongiorno,

del Nobel per la pace ad Obama,

etc.

Faranno un bilancio di quel che è stato e un pronostico di quel che sarà.

Gli oroscopi (a cui nessuno crede ma che tutti guardano) la faranno da padroni;

l’ultima abbuffata obbligatoria dell’anno avrà corso (alla facciaccia dei tanti che muoiono ogni giorno di fame);

tutti cercheranno di trascorrere la serata più divertente dell’anno (che poi non si capisce perché quel 3 marzo a casa con gli amici, una chitarra e una bottiglia di vino debba essere stato per forza da meno);

si terranno i soliti rituali “magici”: intimo rosso, 12 chicchi d’uva, lenticchie e cotechino (come se cambiasse qualcosa il farlo);

corni e cornetti, fuochi d’artificio e trenini;

promesse di cambiamento, auspici per un anno migliore di quello passato, lacrime di coccodrillo.

É come se il tempo si fermasse nell’attesa.

In realtà tutto avviene in un istante, in un secondo infinitesimale ma allo stesso tempo ridondante e logorroico.

Un salto spaziotemporaneo.

Tutto si capovolge, cambia senso, diventa fantasmagorico, si spegne, si accende, vive, smette di esistere. Un mondo alla rovescia che assorbe i suoi opposti e li manipola fino a raggiungere la loro stessa negazione (Bachtin).

Mi viene in mente Pulci e il suo Morgante, in gargantueschi banchetti, gli imbrogli, il mascheramento, il falso mito del poema epico cavalleresco, l’ironia e la stupidità dell’uomo che, credendo di compiere atti infinitamente grandi si perde in un bicchier d’acqua e muore per la puntura di un piccolo granchio.

Questo mi viene in mente pensando al mondo impegnato in festeggiativi per un numero (2009) che cambia (2010).

Il gigante Morgante e il gigante nano Margutte.

Il primo è un pagano sconfitto da Orlando, convertito al cristianesimo e divenuto fedele scudiero del paladino, il secondo è un furfante, dedito ai piaceri della gola, al vagabondaggio agli imbrogli.

(Chi vi ricordano?)

Tutti noi quella sera, brandendo i bicchieri e rinnegando il nostro essere, rispondiamo alla domanda di Morgante

[Disse Morgante: – Tu sia il ben venuto:
ecco ch’io arò pure un fiaschetto allato,
che da due giorni in qua non ho beuto;
e se con meco sarai accompagnato,
io ti farò a camin quel che è dovuto.
Dimmi più oltre: io non t’ho domandato
se se’ cristiano o se se’ saracino,
o se tu credi in Cristo o in Apollino.]

alla maniera del vil Margutte:

[Rispose allor Margutte: – A dirtel tosto,
io non credo più al nero ch’a l’azzurro,
ma nel cappone, o lesso o vuogli arrosto;
e credo alcuna volta anco nel burro,
nella cervogia, e quando io n’ho, nel mosto,
e molto più nell’aspro che il mangurro;
ma sopra tutto nel buon vino ho fede,
e credo che sia salvo chi gli crede;
e credo nella torta e nel tortello:
l’uno è la madre e l’altro è il suo figliuolo;
e ‘l vero paternostro è il fegatello,
e posson esser tre, due ed un solo,
e diriva dal fegato almen quello.
E perch’io vorrei ber con un ghiacciuolo,
se Macometto il mosto vieta e biasima,
credo che sia il sogno o la fantasima;
ed Apollin debbe essere il farnetico,
e Trivigante forse la tregenda.]

In poche parole la risposta è: non credo a nulla, nulla mi importa, solo di aver la pancia mia piena. Gli altri? Chi se ne frega!

Il discorso tra i due è infatti preludio ad una truffa nei confronti di uno stolto oste. I due, consumato un pantagruelico pasto, malmenano il malcapitato e scappano senza pagare.

Perfetta trasposizione ironica del poema epico cavalleresco reale che ci raccontano e che siamo soliti raccontarci, attacco per nulla pretenzioso all’elogio dell’egoismo imperante.

Ora scusatemi, ma farò di proposito un uso criminoso, personale ed autocelebrativo di questo mezzo.

Vorrei abbracciare Simona e augurarle una vita felice con la sua bambina,

auguro ad Ema di continuare così ed essere sempre più forte,

a Frà di abbattere mille barriere,

a Uccio di trovare un affetto caro,

a me stessa di riuscire a mettere in pratica un pizzico della teoria della condivisione e dell’orizzontalità dell’organizzazione della società che tanto mi è cara (poi se arriva pure un lavoro che duri più di un mese, schifo non mi fa :P).

A te Giorgio auguro tanta serenità, ti ringrazio per il tuo blog e perché sopporti il mio straparlare!!!

S.



* * *

Grazie S. per il bel contributo!

Buon Anno a Te e a tutti gli amici del blog!

Il 2010 sarà sicuramente più profumato …

😉

Ricordo di C.T. La fantasia a Milano !

C.T.

Tratto da:

La chiesa uccide con l’onda – Videointervista a CT

Mi ricordo C.T.

Nei pomeriggi passati al Parco Sempione.

La sua cadenza era particolare, nei suoi proclami:

“La televisioone

UCCIDE

conlonda!

La chiesa

e la televisioone

Uccidono

conlonda!”

Difficile riprodurlo scrivendo se non l’hai mai ascoltato.

La sua missione faceva ormai tenerezza, nessuno gli dava più peso, ma nessuno lo prendeva in giro.

Non chiedeva niente a nessuno e in genere tutti lo ignoravano.

Le sue scritte arrivavano per tutta Milano e ci facevano compagnia, erano una testimonianza dei suoi pellegrinaggi, della sua vita girovaga e della sua presenza.

La sua poesia ripetitiva entrava comunque nella mente, come un mantra potente che comunque ti poneva interrogativi.

Per me era in parte inquietante, con la sua sicurezza e la sua ripetitività.

Era innocuo. Umile e potente allo stesso tempo. Tanto che chiunque a Milano in quegli anni ne ha memoria.

Aveva la forza di parlare al vento e di non stancarsi mai!

Un mito.

C.T. Foto

Tratto da:

Il mito di CT continua

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Banalità: qual’è il problema?

C’è chi dice che Berlusconi non è il problema!

Chi dice che Grillo non è il problema!

Chi dice che il problema non sono i fascisti, ma nemmeno i comunisti.

Non è la Lega e neanche il razzismo!

Il problema non è la Chiesa! Oppure magari un po’ …

Il problema non è il capitalismo, ma neanche la TV!

Il problema non è la violenza, non sono i media, non è il sesso e nemmeno l’alcool o la droga!

Il problema non è Facebook! e neanche i videogiochi!

Il problema non è l’economia che va a rotoli o la crisi che la vede solo chi non è ottimista …

Il problema non è quel che si dice perché non l’ho mai detto

Ma allora

qual’è il problema?

Il problema sono IO, TU, NOI, VOI!

CHE

non ci piace la destra, ma neanche la sinistra …

odiamo il capitalismo, ma ci piacciono i soldi …

odiamo la TV, ma guai se manca a casa …

la droga non va bene, ma se finiscono le sigarette siamo in crisi nera …

l’alcool fa male, ma il vino a tavola non deve mancare …

la pornografia è uno schifo, ma un paio di belle tette si guardano sempre con piacere …

proteggiamo i bambini dalla violenza, ma quando se le va a cercare …

Ma non c’è niente di nuovo, lo cantava già Gaber tanti anni fa …



Da You Tube

O no?

🙂

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Manca la corrente di Paolo Barnard

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Pavidi schiavi o complici benestanti ? Commentando Paolo Barnard …

Da tempo seguo le vicende di Paolo Barnard. Da un anno circa. Sto imparando a conoscerlo attraverso ciò che scrive.

Prima di tutto sembra che Paolo ogni qual tempo decide di abbandonare tutto e tutti, di non scrivere più nulla e di sparire completamente dalla scena mediatica.

Già nel Maggio 2007 Paolo scriveva queste parole in una lettera dal titolo ADIEU ALTERMONDIALISTES:

“Io non sono più della partita, come ci sono entrato in questo mondo di pulizia fasulla e di fasulli pulitori ne esco. Ho scritto, filmato, detto, scongiurato, lottato, litigato.
Ora la mia strada va da altre parti, le mie parti.
A voi la vostra, qualunque essa sia. ”

Poi pochi giorni fa appare sul suo sito un breve articolo dal titolo CONCLUSIONE:

“Per gli eventuali lettori di questo sito.

Il sito rimane online per consultazione dei miei lavori e delle mie proposte. Io non vi scrivo più altro.

Hanno vinto gli arroganti e i falsari, ha vinto e vincerà sempre più la stupidità di chi li segue. Non poteva che essere così in questo Paese di arroganti e falsi leader, e di adoranti e servili seguaci. Qui l’agire per cambiare è un’arte sconosciuta, e quei pochi che lo fanno saltano sul carro del ‘personaggio’ più emozionante del momento, si agitano per un po’, e poi lo abbandonano per saltare su quello successivo. E così all’infinito, ma così si fa nulla.

Per chi è giovane e sincero: andate via da qui, andate dove ancora le persone sanno agire, dove ancora le idee vincono ogni tanto. Negli Stati Uniti se possibile, fidatevi. Ma anche altrove. Non qui.

Grazie a tutti per il passato e per il futuro.”

In questa occasione gli scrissi la seguente mail:

“Anch’io ho avuto 1000 volte la voglia di scrivere qualcosa del genere …
Poi mi sono detto: mai dire mai
e allora, anche se abbandonato, mi lascio sempre uno spiraglio aperto …
Ma ognuno fa come meglio crede!
Buona fortuna e grazie a te per i tuoi contributi, anche se mettere la parola FINE fa un po’ di depressione.
Ciao”

Nessuna risposta da parte di Paolo.

Passa qualche tempo e Paolo esce sul suo sito con un appello che, ahimè devo usare un termine che purtroppo concorda con Travaglio, un po’ delirante,  ma diciamo semplicemente provocatorio, dove egli lancia un appello a giovani e belle fanciulle per un felice accoppiamento con lui magari accompagnato da qualche chiacchiera e un po’ di stordimento da alcoolici oda altre sostanze !!! ( AAA CERCANSI )

Questa uscita provoca qualche reazione di incredulità e di disappunto anche su questo blog …

Adesso Paolo, dopo aver pubblicato il commento di un suo lettore che comprende il suo dis-armo, dopo aver lanciato su You Tube una bella risposta a Marco Travaglio, che lo accusa di delirare

con tanto di sfida ad un pubblico confronto

scrive ancora sul suo sito un articolo dal titolo PAVIDI dove, tra l’altro,  afferma:

(…)

Berlusconi? E dov’è il problema?

La Camorra? E dov’è il problema?

Le guerre imperiali? E dov’è il problema?

La fame nel mondo? E dov’è il problema?

Sono tutte espressioni dei Sistemi di Potere, brutali, corrotti, avidi. E dov’è il problema?

I Sistemi di Potere, brutali, corrotti, avidi sono la cosa più comune della Storia dell’umanità, nulla di nuovo, ci sono sempre stati (…)

Ma i popoli si sono organizzati, e li hanno sempre uno a uno spazzati via. Lo hanno fatto quando non c’era la Tv, non c’era Internet, non c’erano le democrazie. Lo hanno fatto quando rischiavano la tortura, lo sterminio, la sparizione nelle fosse comuni, e quando non esisteva una giustizia di alcun tipo a tutelarli. Ma lo hanno sempre saputo fare.

Il dramma del nostro tempo è che non siamo più capaci di farlo. Tutto qui. Pensateci.

Il dramma non è l’esistenza di Berlusconi o di Putin, del Fondo Monetario o di Wall Street. Il dramma non è che ci manca l’informazione, non è infatti che non sappiamo quanto brutali, corrotti, avidi essi siano.

Il dramma è che non sappiamo più spazzarli via. E siamo i primi nella Storia a essere così pavidi.

Potreste pensionare ogni vostro ‘paladino’ dall’Antisistema per 200 anni, senza perderci assolutamente nulla. Perché il dramma siete voi, noi, tutti noi e la nostra pavidità.”

Io credo che il problema sia semplice semplice. I popoli hanno sempre abbattuto le tirannie spinti dalla disperazione. Adesso la disperazione, qui da noi almeno, non c’è. Sono poche le persone che hanno il problema di sopravvivere.  Le nostre miserie sono costituite da “sacrifici” per cambiare la macchina, per un telefonino nuovo o per una vacanza in più. Allora, se non siamo così pressati dalla fame e dalla miseria, perché mai dovremmo rischiare la vita la tortura e la galera per qualche bella idea?

Parlo ogni tanto con qualcuno di cui non conosco le idee politiche e sento dire di Berlusconi che lui, almeno, fa lavorare migliaia di persone … La gente si identifica e pensa che anche loro possono magari partecipare alla grande abbuffata, come a quella della camorra.

Avere una reale coscienza del mondo oggi, per noi occidentali, significa rassegnarci a condizioni di vita più modeste per favorire lo sviluppo del terzo mondo. Ho sentito che 700.000 bambini in Africa quest’anno moriranno a causa della nostra crisi economica occidentale. Ma noi no siamo capaci di rinunciare a un gelatino dei nostri figli per questi bambini, che, dopo aver letto la notizia, sono soltanto un brutto ed enorme numero da dimenticare e seppellire nella nostra coscienza.

Non credo che siamo pavidi, credo che siamo opportunisti. Il nostro bisogno di cambiamento è soltanto tanto bla bla, ma in fondo tutti apprezziamo le comodità della nostra civiltà e nessuno ha tanta voglia di rischiare per qualche bella idea.

Infine Paolo, se vogliamo crescere e sviluppare lentamente qualcosa di migliore, dobbiamo confrontarci, parlare, discutere e ORGANIZZARE.

Tu, quando mandi le mail dove annunci i tuoi articoli, scrivi sempre: “Per favore, se volete fare qualcosa, divulgate, non scrivete a me”

Il tuo sito è chiuso ai commenti!

Non lo trovo produttivo.

Comprendo che non vuoi diventare un nuovo paladino, o anti-paladino, o quello che vuoi. Ma se ci sono spazi dove la gente può confrontarsi e CERCARE di organizzarsi, questi vanno sempre sfruttati al massimo. E il tuo sito potrebbe essere uno di questi spazi.

Invece sembra un luogo pieno di monumenti sacri ed inviolabili, un luogo di meditazione ma non di azione.

Forse un’opportunità persa!

Soltanto forse, perché con il nostro mondo, e con gente come me e come te, ogni certezza è incerta …

O no?

🙂

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Lettera aperta a Paolo Barnard

Ci rubano Azzurro e Volare . A noi rimane soltanto Parole parole e Vedrai vedrai

Mi piaceva pensare, nel 2007, che Azzurro e Volare potessero diventare inni di un movimento libero, di persone che apprezzassero la libertà e la gioia,  che mettessero l’affetto e la passione al centro delle loro azioni. Questi pensieri sono finiti nel mio racconto – La Ragnatela del Grillo.
Che delusione! Che presa per il culo! Non potremo più canticchiarle senza sentirci persone di DESTRA!
Che orrore! Non potremo neanche tifare per la nazionale in qualunque sport senza sentirci amici di Berlusconi,  forzaitalia ormai è una parolaccia
🙁
Cosa ci rimane?
Forse soltanto le parole gettate al vento, da personaggi ormai fuori scena o perché passati a miglior vita, come Alberto Lupo, o perché ritirati a vita privata, come Mina.

Come dire:
Avevo un sogno e resta soltanto una illusione schiacciata dallo strapotere della ricchezza di un signore che continua a prenderci tutti in giro grazie al suo megafono televisivo che alla fine convince la povera maggioranza di essere nel giusto.
Speriamo che a noi, poveri di spirito, resti almeno il regno dei cieli …
E chi ci crede?
Restano anche le illusioni di Luigi Tenco, anch’egli tragicamente scomparso …
Vedrai vedrai…


########## Fonte originale ##########

>>>>>>

GIOSBY

Posted ago 13, 2007 at 2:07 PM

Ascoli Piceno, IT

180th Post

Sempre distruggere ! E vvaiiii ! Affanculo affanculo ! Trovati i colpevoli ! trovati i ladri ! Oggi gli diciamo vaffanculo e domani li mettiamo sulla forca … Arrivano i buoni arrivano i buoni …

E dopo?

Costruire non se ne parla vero?

Attenzione perché tutti i partiti che, come sembra appurato, ci derubano ampiamente, hanno sempre come cavallo di battaglia il miglioramento della nostra vita economica !!!

Ma a me piacerebbe creare un PARTITO AFFETTUOSO !!!

Dove la cosa più importante è la PASSIONE ! Le cose fatte con passione, con gioia con amore vengono bene a tutti ! Le cose fatte solo per il lucro in genere fanno schifo …

Un ricco mollato dalla fidanzata che amava alla follia sta male come un cane …

Un povero innamorato può essere felice …

Allora perché non puntiamo tutto sulla costruzione di affetti stabili e duraturi, di passioni e di desideri condivisi?

Ecco perché io penso a VOLARE



e non a mandare affanculo !

Abbiamo voglia di sognare? Abbiamo voglia di essere vicini al cuore della gente? Allora cantiamo AZZURRO


e sentiamoci felici insieme …

Se ritroviamo uno spirito collettivo e troveremo nell’ironia che questi testi possono sottintendere un modo di protestare uniti e di trovare dei punti di intesa dove basta uno sguardo, o una fischiettata per riconoscersi, allora forse si potrà COSTRUIRE qualcosa …

Ma voi lo sognate mezzo parlamento che davanti ai deliri di qualche ministro imbecille, che sono ormai quotidianità … incomincia a intonare Volareeeeeeeee oh ohhhhhh …

Oppure vai con la fantasia

Facciamo la rivoluzione delle canzonette … perché no? L’italia è un popolo di cantanti … Almeno proviamo a fare qualcosa di diverso dal solito ! Invece di insultare mandiamo baci … Andiamo a baciare i “mostri” che tutti conosciamo … etc etc etc

Una confidenza: Grillo non mi piace molto, magari penso anche che chi lo contesta *** abbia anche ragione … Però credo e spero che qui dentro, nel blog ci siano persone veramente libere … veramente desiderose di stare meglio e di CAMBIARE … Ciao

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Onda Anomala – Gelmini 3 a 0

Non ci potevo neanche credere!
Tutto da rifare!
Maestro Unico? Facoltativo! E chi diavolo andrà a chiederlo?
Le famiglie che potranno scegliere tra 24, 27, 30 o 40 ore !!!

Ma dove siamo? Alla fiera delle mucche? Bambini con elementari da 24 ore e altri da 40!
I risultati? Identici! Anzi chi ne fa 24 è più EVOLUTO!

Poi la Pinocchia Gelmini dice che non è una marcia indietro!!!

Che spudorata!

Direi che tutto il movimento che si è creato contro lo scempio della scuola è servito!

Direi che apparire su You Tube è stato un colossale autogol, con la valanga di proteste che sono arrivate anche lì!

Direi che

La protesta civile e colorata può battere un governo triste e grigio

Direi che
sono servite le raccolte di firme i cortei e le occupazioni, nonostante quello che scrive Paolo Barnard.

Egli ammoniva Studenti ed insegnanti del Movimento:

“Dove state andando a sbattere? Contro chi? Ha senso indignarsi con il pescecane che ha azzannato la rete del pescatore? Mi spiego, è semplice. Le destre politiche di tutto il mondo sono cromosomicamente programmate dai loro padroni per fare una e solo una cosa: distruggere il bene comune e il senso di collettività, per sempre, e imporre il privato individuale ovunque. Sono nate per fare questo. Punto. Esattamente come gli squali sono nati per azzannare. Significa demolire scuola pubblica, sanità pubblica, servizi pubblici. Possiamo certamente inorridire, ma che senso ha indignarsi con chi sta facendo il suo dovere?”

Ma Paolo invitava ad andare oltre …

“Cosa avrete risolto quando e se la Gelmini avrà fatto marcia indietro? Perché non mettiamo tutta questa energia oggi esplosa nelle piazze per arrivare a una scuola che non ci devasti l’anima, che non ci faccia odiare la cultura, che sia il nostro regno del rispetto nell’età più sensibile di tutta la vita, che non ci insegni le virtù del servilismo e dell’arroganza, dove non ci si senta con le ossa svuotate di fronte alle cattedre o ad aspettare nei corridoi i favori dei baroni? Dove a neppure vent’anni si possa entrare a colloquio dal tuo professore sul tappeto rosso, mentre fuori dallo studio, in corridoio, al resto del mondo tocca di aspettare voi e la piena soddisfazione del vostro diritto.

Immaginare in grande, immaginate in grande.

Ok Paolo! Ma un passo alla volta! Per intanto sappiamo che un Movimento forte può ottenere qualcosa! Anche senza leader che lo portano di qua o di là! Un Movimento spontaneo! Un Onda Anomala !

E’ un’onda che prende coscienza della sua forza e sarà sempre più forte se sarà capace di rimanere PACIFICA e NON VIOLENTA.

Ma è un’onda che crescendo potrebbe anche spazzare via tante brutte cose …

Non siamo negli USA, ma uno slogan possiamo rubarlo agli americani:

YES WE CAN !

ma noi lo diciamo all’italiana, con Pino Daniele …

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Gelmini come Pinocchio! Usa YouTube per ingannare i creduloni!

La Gelmini su You Tube ha iniziato a rispondere!!!

Raccontando BUGIE!

Eccole:

Prima BUGIA:

“I commenti sono censurati”?

Mi spiace che alcune persone stiano dicendo che pratico la censura sul mio canale.
Non è così. Gli unici commenti che mancano sono quelli offensivi e volgari, che non hanno molto senso ai fini di un dibattito sereno.
Per il resto, come potete vedere, ci sono tutti, favorevoli e contrari.

Invece commenti offensivo come questo:

===

Sinceramente, saresti meglio come pornoattrice che come ministro dell’istruzione, visto che pare che tu stia facendo solo cagate.
===

NON sono censurati e probabilmente domani verranno a raccontarci che la Gelmini viene pubblicamente oltraggiata da una sinistra che non sa e non vuole dialogare …

Altri sono evidentemente CENSURATI, come ho già mostrato l’altro ieri.

Altra BUGIA:
“Tagli scuola”

Forse non tutti sanno che il 97% del bilancio del Ministero è destinato a pagare stipendi e non ci sono soldi per l’edilizia scolastica, per la messa in sicurezza degli edifici, per l’innovazione, per la formazione degli insegnanti, per il merito, per aumentare gli stipendi, per le nuove tecnologie. Una scuola che investe per questi settori solo il 3% del suo bilancio non ha futuro.
In Italia il personale amministrativo e i professori sono 1 milione e 300.000. Secondo me sono troppi e mal pagati. Quello che vorrei è avere un numero di insegnanti adeguati al numero di studenti ma con stipendi più alti e più valorizzati come in Europa.

Ma non è vero niente!!!

Questo documento di Emanuele Barbieri lo mostra chiaramente:

La spesa per il personale rappresenta, quindi, secondo i dati del MPI, il 73,8% (il 90%
dell’82%) della spesa pubblica complessiva.

Ma perché bisogna falsificare la realtà e perché nessuno denuncia queste BUGIE ?

Cose da pazzi!

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