Il nostro mondo è pieno di diseguaglianze, ricchi e poveri sono lontani anni luce per la differenza di beni posseduti. Alcuni muoiono di fame mentre altri nuotano nell’oro.
Ma, a parte gli eccessi, che dovrebbero sempre essere eliminati, vista l’assurdità della morte di bambini colpevoli soltanto di essere nati nella parte sbagliata del mondo, in qualcosa siamo tutti uguali.
Le nostre giornate sono per tutti di 24 ore. Il tempo passa e nessuno diventa più giovane.
Una banalità, certo, ma quante volte ci soffermiamo a pesare il nostro tempo?
Quante volte ci impegniamo veramente a difendere il tempo che possiamo destinare a noi stessi, ai nostri affetti, ai nostri interessi?
Tutti dobbiamo dedicare alcuni tempi fisiologicamente alla sopravvivenza: dormire, bere, mangiare, urinare e defecare sono attività cui nessuno, ma proprio nessuno, può rinunciare.
E già dedicarsi a queste attività con un certo gusto, piuttosto che come allo svolgimento di pure necessità, aiuta il nostro benessere.
Potremmo aggiungere anche lavarsi, e lavare i denti …
Anche questo può essere piacevole!
Anche il luogo dove viviamo andrebbe mantenuto pulito e ordinato, già più noioso tuttavia abitare in un luogo accogliente è anch’esso un piacere (casa mia casa mia, per piccina che tu sia…)
Diciamo che, ad andar bene, 10 ore al giorno sono piene per queste attività essenziali.
Ne restano 14! Neanche poche …
Se 8 ore servono per lavorare magari altre 2 o 3 ore servono per raggiungere il posto di lavoro.
E già questa è una grande fregatura, perché questo è tempo che nessuno ci paga, anzi dove sosteniamo spese per spostarci, oltre ai disagi dovuti ad un traffico spesso congestionato, costoso e disagevole.
Una organizzazione migliore ed il telelavoro potrebbero aiutarci, anche perché sembra che in fatto di tempo libero gli italiani siano gli ultimi in Europa …
E forse qualcosa si sta muovendo, con l’aiuto del governo (strano, ma sembra vero) e il beneplacito di tutti i sindacati (uuuhhh!).
Allora ben venga il maggiore spazio per noi stessi e per i nostri affetti, purché non venga buttato via davanti alla TV…
In effetti sembra che quello che ci rubano, che cercano di prenderci a nostra insaputa sia proprio il tempo, il NOSTRO TEMPO.
Questo tempo LIBERO, se non stiamo più che attenti, in realtà viene ingabbiato nelle abitudini che ci rimbambiscono: la TV o la droga (intesa come sigarette, alcool e altri stupefacenti) o lo sport inteso come tifo (soprattutto calcistico).
La cultura, l’arte, la pratica sportiva, l’amore, l’affetto hanno magari meno spazio nella nostra vita della pubblicità (che subiamo passivamente), di you tube, delle partite di calcio trasmesse in TV, del sesso pubblicizzato o venduto, delle avventure dei reality show o anche di Facebook e Internet che ci portano a volte a naufragare senza meta più che a navigare!
Insomma, teniamoci il nostro tempo e non lasciamoci fregare stupidamente!
Pretendiamo di avere il lavoro vicino, o i mezzi di trasporto efficienti, o di lavorare a casa.
Cerchiamo di avere attenzione per coloro che ci sono vicini, con cui abbiamo un rapporto di amore e di amicizia. Non finiamo per considerarli come una parte scontata del nostro quotidiano.
Ognuno di noi è VIVO.
Finché siamo in tempo!