Archivi tag: Silvio Berlusconi

Il Governo del Fare (cazzate) ! Inglese per tutti !

Ieri sera ero a cena da amici, e tra di loro c’era un insegnante di inglese madre lingua, disperato per l’impossibilità di insegnare ai ragazzi italiani che arrivano alle scuole superiori dopo aver ripetuto sempre le stesse cose in malo modo.
Il livello della conoscenza dell’Inglese in Italia, purtroppo, lo conosciamo tutti.
Ci faceva notare che ci sono delle direttive in Europa per utilizzare la TV al fine di insegnare l’inglese. E’ sufficiente trasmettere film in lingua originale inglese in TV, inizialmente con i sottotitoli e dopo 5 anni solo in originale.
Per esempio se trasmettessero I Simpson soltanto in Inglese avremmo tutti molto da imparare.

Simpson
A sentire il mio amico questo avviene in Spagna già da tempo e comunemente in Nord Europa.
Ma sembra che il lavoro di doppiaggio renda a Berlusconi qualche miliardo ed è un settore “intoccabile”.

Interessante, a questo proposito, la testimonianza e i suggerimenti risalenti al 2006 di uno studente universitario.

***

Conoscenza della lingua inglese

Come si potrebbe migliorare la situazione italiana.
Sono uno studente universitario che sta trascorrendo un periodo di studio come Erasmus in Olanda. Fin dal primo giorno che sono arrivato qui ho potuto constatare che noi studenti italiani siamo fra i peggiori in Europa a conoscere la lingua inglese.
La situazione italiana non è neanche lontanamente paragonabile a quella olandese e di tutti i Paesi del nord dove tutti conoscono l’inglese: dai professori agli studenti, dalla commessa del supermercato al portiere, fino all’ultima persona che si incontra per strada. Ma anche in confronto ad altri paesi europei (come il Portogallo o la Germania) la nostra conoscenza della lingua inglese risulta decisamente scarsa.
Personalmente ritengo che per una completa integrazione nell’Unione Europea è indispensabile che tutti i suoi cittadini siano capaci di comunicare fra loro. Dato che l’inglese è la lingua più diffusa nell’UE dovremmo quindi cercare sempre più di affiancare questa lingua all’italiano.

Ma come fare?
Lo strumento più efficace e più ovvio è quello di iniziare ad insegnare l’inglese ai bambini fin dalle scuole primarie, quando apprendere una nuova lingua è semplice: è quasi un gioco! Era una delle “belle promesse” di questo governo… realizzata? Non so fino a che punto.
Ma questo non è l’unico modo per migliorare la nostra situazione.
Sempre in tema di istruzione un altro efficace strumento è quello di utilizzare l’inglese in tutti i corsi Master dell’università. Cioè nei primi 3 anni gli insegnamenti dovrebbero essere in italiano, mentre nel +2 dovrebbero essere in inglese. Questo sistema è già uno standard in molti Paesi e so che si sta iniziando ad utilizzarlo anche in Italia: occorrerebbe incentivare decisamente (o forse obbligare) la sua diffusione in tutti gli atenei.

Un’altra semplice proposta, secondo me molto efficace, è quella di promuovere la visione dei film nella lingua originale. Ovviamente mi rendo conto che la televisione pubblica, essendo legata a regole stabilite dal mercato, non può permettersi di perdere quella consistente fetta di pubblico che si rifiuterebbe di seguire un film in lingue originale. Comunque la TV pubblica potrebbe iniziare ad inserire qualche film in inglese con sottotitoli in seconda serata o in altre opportune fasce orarie, oppure potrebbe trasmettere qualche cartone animato in inglese durante il pomeriggio.
Un ottimo strumento per incoraggiare la visione di film in inglese potrebbe essere quello di renderli disponibili al cinema ad un prezzo più economico. Questo significa che chiunque vuole vedersi il film in lingua originale invece di pagare 7 o 8 euro ne paga, ad esempio, 5. Questo strumento oltre a cercare di migliorare la diffusione dell’inglese raggiungerebbe anche un altro obiettivo: diminuire il prezzo del biglietto del cinema che ultimamente è diventato decisamente caro. Ovviamente lo Stato dovrebbe incentivare le sale cinematografiche a proiettare film in lingua originale attraverso sgravi fiscali o sovvenzioni che coprano in parte il gap sul prezzo del biglietto. Si dovrebbe fare in modo che in una multisala con 7 o 8 film un paio siano sempre in lingua originale con sottotitoli, oppure in cinema con una sola sala almeno per una settimana al mese vi sia una pellicola in inglese. Questo sistema non andrebbe ad intaccare il lavoro dei doppiatori: la maggior parte delle pellicole continuerebbe ad essere doppiata.

Spero di aver dato un piccolo contributo su un tema che forse attualmente non è una priorità ma su cui si dovrebbe cercare di trovare delle soluzioni ora, senza rischiare così si rimanere troppo indietro rispetto al livello degli altri Paesi europei.

duca_di_wellington

***

Io ricordo che oltre venti anni fa ero in Grecia e quasi tutti parlavano un fluente inglese.

Se fai due chiacchiere con i nostri “vucumprà” sempre più amati

vu-cumpra

scopri che molti di loro sono laureati e parlano quasi sempre inglese e francese molto meglio dei nostri professori.

E invece cosa riusciamo a fare in Italia, grazie al “Governo del Fare”?

Creiamo insegnanti di lingua inglese che partendo da ZERO con 50 ore di aggiornamento (di cui 20 on line) diventano INSEGNANTI di INGLESE per le scuole primarie !

Many thanks “Mamma” Gelmini!

gelmini

Ma noi pensiamo ad iniziare ad insegnare il dialetto !

I nostri bambini saranno certamente europei D.O.C.
Potta !!!

Platone contro Berlusconi !

Sto leggendo I miti del nostro tempo di Umberto Galimberti.

Platone

Oggi mi sono imbattuto in queste righe:

***

“la tecnica potrebbe determinare la fine della democrazia (il condizionale è motivato dal fatto che siamo tutti affezionati alla democrazia, ma in realtà si potrebbe anche dire che essa è già venuta meno). La tecnica, infatti, ci mette di fronte a problemi sui quali siamo chiamati a pronunciarci senza alcuna competenza. Basti pensare, a titolo esemplificativo, al referendum sulla fecondazione assistita, o al dibattito sulle centrali nucleari, o a quello sugli organismi geneticamente modificati. In tutti questi casi si possono giudicare con competenza i termini dei problemi solo se si è rispettivamente un biologo, un fisico nucleare o un genetista. Le persone prive di queste specifiche qualifiche prenderanno posizione su basi “irrazionali”, quali sono l’appartenenza ideologica a un partito, la fascinazione per chi è maggiormente persuasivo in televisione, la simpatia per un politico.
Platone avrebbe definito questo sistema, che oggi potremmo chiamare telecrazia, in termini di retorica o sofistica. Che cos’era la retorica all’epoca di Platone? Dei trentacinque dialoghi che il filosofo ateniese ci ha lasciato, una decina sono contro i retori e i sofisti, cioè contro coloro che ottengono il consenso non con argomenti razionali, non insegnando come vanno le cose, non distribuendo competenza, non argomentando le loro tesi, ma sulla base della mozione degli affetti, della sofisticazione dei paralogismi, dell’appello all’autorità, della persuasione emotiva.
Secondo Platone costoro devono essere espulsi dalla città perché non può nascere un sistema democratico finché ci sono tali mistificatori del linguaggio e del consenso. Quando diciamo che la telecrazia rischia di cancellare la democrazia, riproponiamo il problema sollevato da Platone a proposito della retorica e della democrazia.”
(pag. 218-219)

***

Mi viene in mente allora Berlusconi con il suo Partito dell’Amore e, curiosando tra i Dialoghi di Platone, ritrovo una storiellina che sembra calzare a pennello per il “nostro eroe”:

Berlusconi_by_Mantellini

***

Ricordiamo un aneddoto grazioso che si narra a proposito del famoso viaggio di Gorgia in Atene. Lì egli arringò a lungo la folla, facendo risaltare la differenza di temperamento che sussisteva tra gli abitanti della Sicilia e della Magna Grecia, e tutti gli altri, definiti barbari. I barbari, diceva Gorgia, vivono nella discordia perché vivono tra loro senza armonia. L’armonia sarebbe stata, secondo l’oratore, il segno distintivo della superiorità greca sui nemici, e ciò avrebbe accresciuto la stima ed il timore dei barbari nei confronti dei greci. A questo punto uno della folla, un anonimo saccente, volle appuntare a Gorgia una annotazione sulla sua situazione familiare.

“Noi siamo in tanti, Gorgia”, disse l’uomo, “e ci suggerisci di andare d’accordo e in armonia; tutti sanno però che a casa tua siete in tre, tu tua moglie ed il servo, e litigate da mane a sera. Non credi che avrebbero più effetto i tuoi discorsi se si sapesse che voi tre non recate molestia ai vicini?”

***

… meno male che Silvio c’è …

O no?
🙂

Ai con FINI della realtà.

contadino_turco
Molti anni fa ricordo un fine settimana passato in casa di amici nella bergamasca.
Il mio amico mi invitò ad andare a casa del contadino vicino a prendere qualche uovo.
Una meraviglia. Un contatto diretto con la natura, con il luogo, con i suoi abitanti.
Entrammo a casa del contadino e ci passammo circa venti minuti.
Ricordo di non aver compreso una sola parola di quelle pronunciate dal contadino.
E non c’era nessuno sforzo, da parte del contadino, per farsi capire.

Sempre molti anni fa viaggiavo con alcuni amici in moto per un breve tratto deserto della Turchia, in direzione della Cappadocia.
A un certo punto, dopo un centinaio di chilometri senza incontrare un anima viva, apparvero alcune case, un piccolo villaggio nella landa desolata afosa e polverosa.
Ci fermammo un po’ timorosi ma incuriositi di un contatto con una popolazione lontana da tutti.

Arriva un uomo che esce dalla sua casa e ci invita ad entrare, parla e parla una lingua incomprensibile, ma si aiuta con i gesti, con lo sguardo, con la mimica facciale e tutto di lui esprime un desiderio di ospitalità.

Chiama la moglie e ci fa sedere per terra al suo povero tavolo, ci offre il suo tè ed il suo cibo semplice, patate e verdure, gustate con la certezza di essere realmente in contatto con una realtà culturalmente assai lontana anche se emotivamente davvero vicina.

Noi tutti ridevamo del dialogo tra di noi, e capivamo quel che si poteva e si voleva capire.

Spuntò una figlia da una stanza semibuia e sembrava allergica alla luce del sole tanto i suoi occhi parevano irritati.

Fantasticammo che la offrisse in sposa ad uno di noi e forse avevamo capito bene …

Oggi leggo che la Lega vuole introdurre un esame di italiano per i cittadini stranieri che vogliono aprire un’attività commerciale.

Ma il commercio ha un linguaggio semplicissimo: prodotto, prezzo, acquisto.

Il denaro è un linguaggio universale e non ha bisogno di traduzione.

Allora mi chiedo il perché di questo nuovo e ulteriore paletto che cerca di respingere invece che di ospitare e penso a Gianfranco Fini, che spesso incontra gli studenti e dice loro che chi discrimina lo straniero è uno stronzo.

fini_dubbio

Ed è lo stesso Fini che, forse, cerca di tenere testa ad uno strapotere dell’asse Berlusconi-Bossi che sta distruggendo in Italia un clima di civile convivenza e di accoglienza che vorrebbe essere una caratteristica del nostro Paese.

Altro che Partito dell’Amore …

Eppure qualcosa non mi convince.

Forse era più chiaro il contadino turco, con il suo sorriso inequivocabile.

Il sorriso di Berlusconi è chiaramente di plastica.

Ma i dubbi di Fini saranno genuini?

Con Fini o Senza Fine ?

P.S. Un piccolo appunto: i miei figli hanno fatto qualche anno di scuola elementare nella provincia di Bergamo, culla della “Padania”.
Dai loro insegnanti, rigorosamente padani doc, hanno imparato frasi come “spogliati la felpa!” e nozioni come:

“Il tavolo è duro perché lo tocco”

Quando ignoranza e presunzione vanno a braccetto …

News dal Popolo Viola: Scurdammece o’ passato simm’e Napoli Paisà

Ecco che dice Gianfranco Mascia …

Questa è la sintesi, ma andiamo ai dettagli:

Il 2 gennaio Gianfranco Mascia, dopo un periodo di meritato riposo dalle fatiche dovute all’organizzazione del No B Day si prende la briga di rispondere sul suo blog alle numerose richieste di chiarimenti.

Da notare che risponde alle domande di un post, (questo: http://www.gianfrancomascia.it/index.php/2009/12/09/le-mie-dieci-risposte-al-no-berlusconi-day/)

in un altro post … (questo: http://www.gianfrancomascia.it/index.php/2009/12/16/no-b-day-la-mia-versione-su-quel-che-e-accaduto/#more-280 )

Ma questo è solo un piccolo problema.

Risponde nella fattispecie a Francesco Beato, in data 2 Gennaio 2010 a un commento di Francesco Beato del 10 Dicembre 2009.

Diciamo che di tempo per riprendersi il povero Mascia ne ha avuto abbastanza …

In queste risposte voglio osservare soltanto un PICCOLO particolare:

Mascia scrive:

” Ho scambiato con Franco (Lai) alcuni messaggi in cui lui si rammaricava del fatto che non si sia fatto molto per evitare l’anonimato di San Precario.”

Guardate adesso qui:

Dai Gianfranco, tutta la rete ha parlato dell’episodio di Franco Lai, tu stesso dici di aver scambiato dei messaggi con lui e poi dici che non lo conosci?
Mah!

AGGIORNAMENTO DEL 7 GENNAIO: GIANFRANCO MASCIA AFFERMA SUL SUO BLOG DI AVERE SCAMBIATO MESSAGGI CON FRANCO LAI SOLTANTO IL 21 DICEMBRE E PERTANTO CHE NELLA DATA DEL VIDEO, 5 DICEMBRE, NON CONOSCEVA FRANCO LAI.

ANCHE LO STESSO FRANCO LAI CONFERMA CIO’ CHE AFFERMA MASCIA.

MI SCUSO PERTANTO CON GIANFRANCO MASCIA, ANCHE SE IL PARTICOLARE E’ PIUTTOSTO IRRILEVANTE E RESTIAMO SEMPRE IN ATTESA DI ALTRE RISPOSTE …

Ma andiamo oltre …

Alla fine Mascia scrive:

“Io spero di aver risposto. Faccio cortesemente notare che sono da due ore al computer e che – sinceramente – preferisco parlare del futuro piuttosto del passato.”

Ecco i miei commenti sul suo blog:

Caro Gianfranco,
grazie per aver passato ben 2 (due!) ore al computer per rispondere a qualche domanda.
L’impresa mi sembra quasi eroica.
Io, che non godo della tua popolarità, a volte ci passo molto più tempo solo per cercare qualcosa che mi convince poco.
Ma probabilmente sono uno stupido maniaco …

Ad ogni modo manca qualche rispostina e io, umilmente ti ripropongo le domandine, anche se aspetto dal 14 Dicembre alcune risposte, specie sugli insulti di San Precario che ho riportato nell’altro post da te completamente abbandonato …

http://www.gianfrancomascia.it/index.php/2009/12/09/le-mie-dieci-risposte-al-no-berlusconi-day/comment-page-1/#comment-2708

Riporto domande inevase poste più sopra:

1)
Gianfranco Mascia scrive che controlla il sito ilpopoloviola.it di cui è intestatario Rosario Mascia. (sono curioso e sono andato a vedere …)
E’ un parente? Mah.

2)
La situazione è ben poco chiara:
quanti POPOLI VIOLA ci sono?
se Gianfranco pensa, finalmente, che l’Anonimato non sia accettabile in un movimento che ha bisogno di TRASPARENZA e correttezza, cosa ci fa nell’altro Popolo Viola?

Cosa possiamo imparare da tutta questa strana storia?

3)
Aggiungo che San Precario è anche un utente del sito
—.popoloviola.it, gestito da Gianfranco Mascia.

Quanti sono i POPOLO VIOLA?

L’anonimato nel popolo viola è accettato?
E’ accettabile?
4)
Aggiungo un’altra richiesta: Tu scrivi sopra ->

“perchè non pubblicate le scansioni di chi ha firmato le richieste di autorizzazione?
Ho risposto sopra su chi siano i firmatari dell’autorizzazione. Spero che ti fidi”

Perché dovrei fidarmi Gianfranco?
Sono anni che assilliamo Berlusconi (GIUSTAMENTE) dicendo che non ci fidiamo di LUI, che vogliamo andare a fondo, vedere i documenti, i processi, le indagini della magistratura e TUTTO ciò che lo riguarda e INVECE di TE dobbiamo FIDARCI !
In base a quale PRINCIPIO?
Una LEGGE AD PERSONAM giusto per te e il Popolo Viola?

La Trasparenza o vale per tutti oppure non vale niente!

Ho la pazienza per aspettare ancora.
Buona Befana!
______________________________________

Dopo aver letto il PREZIOSO CONTRIBUTO di Susanna Ambivero scrivo ancora:

“leggo nel blog di Susanna Ambivero, a proposito di una tua risposta:

(Gianfranco Mascia)”Mi stupisce rivelando che la data del 5 dicembre è stata decisa unilateralmente da Di Pietro e Ferrero salvo poi presentarla come una data proposta dal “popolo della Rete”.

http://susannaambivero.blogspot.com/2010/01/le-verita-di-gianfranco-mascia-sul-nbd.html

E’ vera questa affermazione di Susanna?

O smentisci?”

Aspettiamo trepidanti le tue risposte Gianfranco Mascia.

Le aspettiamo qui, o da Susanna Ambivero, o dal Tafanus che ringrazio per aver riassunto e anche fatto partire qualche domanda, o da Francesco Beato, o su Facebook dove pubblico un NOTA

Insomma dove vuoi …

in attesa di …

Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato …

🙂

Articoli correlati:

Il NO B Day a chi serve?

Tre ragazze che hanno abbandonato il NoBday

Le bugie di Berlusconi. Il miracolo de L’Aquila è solo propaganda.

Grazie ad Associazione Culturale I Care e, indirettamente da lorenzoc apprendo che …

ABRUZZO: IL 58% ANCORA FUORI CASA

terremotoL_Aquila

In un paese in cui i fatti scompaiono nel frastuono del marketing e della propaganda e in una democrazia dove la realtà si reiventa ogni sera all’ora di cena per la convenienza del potere, in un paese così, mettersi a sottolineare i numeri nudi e crudi è un atto quasi sovversivo.

In Abruzzo oggi (29 dicembre 2009) il totale degli terremotati assistiti secondo la Protezione Civile è di 30.212.

Il 37% (11.221) persone vive negli edifici del progetto C.A.S.E. voluto dal Governo.

Il 5% (1.425) risiede nei Map (le casette di legno per intendersi).

Il 58%, ovvero 17.566 persone, vive provvisoriamente in alberghi, caserme e sistemazioni temporanee.

Queste erano le promesse:

Ecco la fonte dei dati:

Protezione civile L_Aquila_29.12.09Protezione civile L_Aquila-2_29.12.09

Vorrei aggiungere testimonianze reali:

Blob Rai 3 ( Caos Calmo – L’Aquila) – 01-gen-2010 20.00 from Gennaro Giugliano on Vimeo.

E’ drammatico vedere la differenza tra promesse e realtà.

E’ ancora più drammatico considerare che la realtà è offuscata per bene dalle bugie.

Quando in Italia si riuscirà a comprendere che Berlusconi vende se stesso agli Italiani come qualsiasi altro PRODOTTO che promette ottimi risultati, come in Pubblicità occorre fare.

Ottimi pubblicitari permettono elezioni sempre più favorevoli al prodotto Berlusconi.

Eppure non è così difficile da capire. Leggiamo su Wikipedia a riguardo:

***

Manipolazione dell’inconscio

Circa un secolo fa Edward Bernays, pubblicitario, ammetteva nel suo libro “Propaganda”: «coloro che hanno in mano questo meccanismo […] costituiscono […] il vero potere esecutivo del paese. Noi siamo dominati, la nostra mente plasmata, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite, da gente di cui non abbiamo mai sentito parlare. […] Sono loro che manovrano i fili…» [12]

Bernays non si riferiva soltanto alla propaganda politica, bensì anche alla pubblicità commerciale, i cui strumenti sono gli stessi: la sua campagna per la American Tobacco Company negli anni venti, per incitare le donne a fumare, consistette per esempio nell’associare visivamente in maniera costante la sigaretta e i diritti o la libertà della donna. Questa campagna fece aumentare le vendite a tal punto che la società Philip Morris riprese più tardi questa idea per gli uomini, e lanciò il famoso cow-boy Marlboro.

***

Peccato che quando sbagliamo ad acquistare un detersivo tuttalpiù ci resta una macchia sulla camicia, ma sbagliando nel voto e nel consenso rischiamo di rimanere in mutande!

O no?

🙂

Articolo correlato:

Berlusconi vince con il qualunquismo!

.

Wikio
.

Ciao 2009 !

Un altro anno sta per finire.

porchetta5

Saremo sommersi da tg che ci ricorderanno

del terremoto in abruzzo,

del fatto che lo spumante italiano va per la maggiore la sera del cenone,

della crisi,

degli esperimenti fantasmagorici del CERN, delle guerre,

della statuetta in faccia a Berlusconi,

del popolo viola,

del passaggio al digitale terrestre,

della rivolta in Tibet,

della strage di Viareggio,

della nascita della CAI,

della sospensione di De Magistris,

di Eluana Englaro,

della condanna di Mills,

degli accordi con la Libia per rispedire indietro i barconi di poveri disgraziati in cerca di una vita migliore,

dei pregiudizi sui Rom,

della bocciatura della legge 40,

dei pirati nel golfo di Aden,

del divorzio Lario/Berlusconi,

dei festini a villa Certosa,

dell’emergenza rifiuti,

della pillola abortiva approvata e poi ripudiata,

delle dimissioni di Boffo,

dell’influenza suina,

della bocciatura del lodo Alfano,

della morte di Stefano Cucchi,

del divieto di esporre crocifissi in classe,

della morte di Alda Merini e Mike Bongiorno,

del Nobel per la pace ad Obama,

etc.

Faranno un bilancio di quel che è stato e un pronostico di quel che sarà.

Gli oroscopi (a cui nessuno crede ma che tutti guardano) la faranno da padroni;

l’ultima abbuffata obbligatoria dell’anno avrà corso (alla facciaccia dei tanti che muoiono ogni giorno di fame);

tutti cercheranno di trascorrere la serata più divertente dell’anno (che poi non si capisce perché quel 3 marzo a casa con gli amici, una chitarra e una bottiglia di vino debba essere stato per forza da meno);

si terranno i soliti rituali “magici”: intimo rosso, 12 chicchi d’uva, lenticchie e cotechino (come se cambiasse qualcosa il farlo);

corni e cornetti, fuochi d’artificio e trenini;

promesse di cambiamento, auspici per un anno migliore di quello passato, lacrime di coccodrillo.

É come se il tempo si fermasse nell’attesa.

In realtà tutto avviene in un istante, in un secondo infinitesimale ma allo stesso tempo ridondante e logorroico.

Un salto spaziotemporaneo.

Tutto si capovolge, cambia senso, diventa fantasmagorico, si spegne, si accende, vive, smette di esistere. Un mondo alla rovescia che assorbe i suoi opposti e li manipola fino a raggiungere la loro stessa negazione (Bachtin).

Mi viene in mente Pulci e il suo Morgante, in gargantueschi banchetti, gli imbrogli, il mascheramento, il falso mito del poema epico cavalleresco, l’ironia e la stupidità dell’uomo che, credendo di compiere atti infinitamente grandi si perde in un bicchier d’acqua e muore per la puntura di un piccolo granchio.

Questo mi viene in mente pensando al mondo impegnato in festeggiativi per un numero (2009) che cambia (2010).

Il gigante Morgante e il gigante nano Margutte.

Il primo è un pagano sconfitto da Orlando, convertito al cristianesimo e divenuto fedele scudiero del paladino, il secondo è un furfante, dedito ai piaceri della gola, al vagabondaggio agli imbrogli.

(Chi vi ricordano?)

Tutti noi quella sera, brandendo i bicchieri e rinnegando il nostro essere, rispondiamo alla domanda di Morgante

[Disse Morgante: – Tu sia il ben venuto:
ecco ch’io arò pure un fiaschetto allato,
che da due giorni in qua non ho beuto;
e se con meco sarai accompagnato,
io ti farò a camin quel che è dovuto.
Dimmi più oltre: io non t’ho domandato
se se’ cristiano o se se’ saracino,
o se tu credi in Cristo o in Apollino.]

alla maniera del vil Margutte:

[Rispose allor Margutte: – A dirtel tosto,
io non credo più al nero ch’a l’azzurro,
ma nel cappone, o lesso o vuogli arrosto;
e credo alcuna volta anco nel burro,
nella cervogia, e quando io n’ho, nel mosto,
e molto più nell’aspro che il mangurro;
ma sopra tutto nel buon vino ho fede,
e credo che sia salvo chi gli crede;
e credo nella torta e nel tortello:
l’uno è la madre e l’altro è il suo figliuolo;
e ‘l vero paternostro è il fegatello,
e posson esser tre, due ed un solo,
e diriva dal fegato almen quello.
E perch’io vorrei ber con un ghiacciuolo,
se Macometto il mosto vieta e biasima,
credo che sia il sogno o la fantasima;
ed Apollin debbe essere il farnetico,
e Trivigante forse la tregenda.]

In poche parole la risposta è: non credo a nulla, nulla mi importa, solo di aver la pancia mia piena. Gli altri? Chi se ne frega!

Il discorso tra i due è infatti preludio ad una truffa nei confronti di uno stolto oste. I due, consumato un pantagruelico pasto, malmenano il malcapitato e scappano senza pagare.

Perfetta trasposizione ironica del poema epico cavalleresco reale che ci raccontano e che siamo soliti raccontarci, attacco per nulla pretenzioso all’elogio dell’egoismo imperante.

Ora scusatemi, ma farò di proposito un uso criminoso, personale ed autocelebrativo di questo mezzo.

Vorrei abbracciare Simona e augurarle una vita felice con la sua bambina,

auguro ad Ema di continuare così ed essere sempre più forte,

a Frà di abbattere mille barriere,

a Uccio di trovare un affetto caro,

a me stessa di riuscire a mettere in pratica un pizzico della teoria della condivisione e dell’orizzontalità dell’organizzazione della società che tanto mi è cara (poi se arriva pure un lavoro che duri più di un mese, schifo non mi fa :P).

A te Giorgio auguro tanta serenità, ti ringrazio per il tuo blog e perché sopporti il mio straparlare!!!

S.



* * *

Grazie S. per il bel contributo!

Buon Anno a Te e a tutti gli amici del blog!

Il 2010 sarà sicuramente più profumato …

😉

Il NO B Day a chi serve?

Proviamo a capire:

la manifestazione probabilmente vedrà la partecipazione di molte persone. Ci sarà la solita battaglia di numeri, ma comunque diciamo da 50.000 a 1.000.000 Bum.

Qualunque sia questo numero, per chi governa rappresenterà COMUNQUE una minoranza, anche se è una minoranza che si fa sentire …

I governi, in democrazia, si dovrebbero cambiare per vie democratiche, ovvero con elezioni democratiche.

Perciò è piuttosto improbabile che la manifestazione ottenga lo scopo di ottenere le dimissioni di Berlusconi.

Si dice molto che la manifestazione parta dal basso, dai blog, da Facebook, dalla Rete, ma in realtà non si capisce bene quanto sia importante il coinvolgimento dei partiti, in particolare IDV.

Su questo tema ho cercato di capire meglio, ma ho perso fin troppo tempo …

Vedasi Tafanus 1 Facebook 1 FB2 FB3 FB4 FB5 e Tafanus 2 Tafanus 3

Ho trovato in questo modo nuovi e vecchi amici e raccolto una buona dose di insulti ed aggressioni verbali, nonché la CENSURA dagli “amici” del NOBDAY.

Abbiamo un rischio serio di INCIDENTI durante la manifestazione, per la gioia del governo che potrebbe iniziare a gridare alla solita opposizione violenta e comunista.

Leggete a proposito i consigli di Cossiga …

Si è messa in moto una macchina che produce anche l’accumulo di soldi, in forma di sottoscrizioni, che non si capisce bene che fine facciano.

Gli organizzatori usano la CENSURA, senza troppi scrupoli, se hanno a che fare con qualcuno che fa domande scomode.

Inoltre insultano e minacciano, come i fans di Grillo o di Sabina Guzzanti o del Legno Storto o dei Forum Rai.

Alla fine della fiera, posso capire che può essere bello e rincuorante ritrovarsi in tanti in piazza, gridare la propria rabbia, trovare un nuovo colore VIOLA nel quale riconoscersi, ma tutto questo può essere veramente utile?

Certo che le elezioni di un nuovo segretario PD non esaltano nessuno, e nemmeno gli scandali che non risparmiano la sinistra, siano a sfondo sessuale o finanziario.

Ma l’unica cosa che può salvare una opposizione che, secondo i sondaggi è vicina al 50% è l’unità di TUTTE le componenti.

E’ MATEMATICA, e non va d’accordo con la POLITICA

🙁

Ma gli interessi in gioco sono ben diversi, e allora divisi e rumorosi! A raccontare che IL POPOLO siamo noi! Il popolo della RETE!

O dell’autogol?

🙂

P.S. Un esempio degli insulti ricevuti dall’amico Francesco da parte dei DEMOCRATICI del NoBDay

N.B. per visualizzare le pagine di Facebook bisogna iscriversi.

Se non volete iscrivervi e volete vederle scrivete a me e vi manderò una copia via mail

Altri articoli sul tema: Andrà tutto benissimo di Gianluca Freda

Vai a leggere e scaricare La Ragnatela del Grillo

____________________________________________________________

Aggiornamenti dalla RETE:

Francesco Beato in Facebook

Susanna Pejrano Ambivero in Facebook

“No B day”, possibilità di infiltrazioni violente?

Emanuele De Pascale su Tafanus

Tafanus:

Emanuele De Pascale del “No Berlusconi Day” ci risponde, ma senza dirci niente. “Stanno valutando”

A quando il “No Gattopardo Day”?

Taufanus

Ancora retroscena – 29 Ott. 2009 – L’altra faccia del “no berlusconi day”

L’onda bianca -> No berlusconi day

Su Facebook: Dialogando con Gianfranco Mascia? Organizzatore NoBDay.

oppure direttamente nel blog di Gianfranco Mascia


L’omertà di Berlusconi è un reato!

Berlusconi afferma di avere aiutato Marrazzo per tenerlo lontano dai guai. Egli afferma che essendo venuto a conoscenza dell’esistenza di un video che ritrae Marrazzo con un transessuale ha avvisato l’interessato fornendogli il numero di telefono dell’agenzia in possesso del video incriminato lasciando allo stesso Marrazzo la libertà di scegliere se denunciare il fatto alla magistratura o cercare di comprare il video in questione!

nonvedo_nonsento

«Mia figlia – dice Berlusconi – mi ha detto del video di Marrazzo come parla una figlia al padre. Mondadori l’aveva già rifiutato perché Mondadori non è né Repubblical’Espresso. Ho chiamato Marrazzo gli ho dato il numero di telefono dell’agenzia lasciando a lui la libertà di denunciare o meno quello che era successo»

Ebbene, questa “ingenua” ammissione di Berlusconi è un REATO.

Egli, nel suo ruolo di Presidente del Consiglio, mi sembra che possa essere considerato molto più che un PUBBLICO UFFICIALE.

Orbene un Pubblico Ufficiale che viene a conoscenza di un reato è OBBLIGATO a denunciarlo all’Autorità Giudiziaria!

Art 361 del Codice Penale:

Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale

Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all’Autorita’ giudiziaria, o ad un’altra Autorita’ che a quella abbia obbligo di riferire, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, e’ punito con la multa da lire sessantamila a un milione. La pena e’ della reclusione fino a un anno, se il colpevole e’ un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria, che ha avuto comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto. Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa.

L’ultima frase in realtà scagionerebbe Berlusconi, ma orsù, un minimo di onestà …

NESSUNO poi ha osservatto l’omissione di Berlusconi.

Nella posizione di Berlusconi venire a conoscenza di una simile violazione della privacy, pensare che un ricatto possa essere in atto non dovrebbe lasciare alcun dubbio.

Il primo tutore della legge in Italia dovrebbe (il condizionale è proprio OBBLIGATORIO) essere in prima fila a rispettarla!

Non so perché, ma mi vien da ridere.

Invece evidentemente Berlusconi è abituato a pagare per risolvere qualche problemino scomodo e, INVECE DI FARE IL SUO DOVERE, suggerisce a Marazzo di comprare il video, o quanto meno, se “suggerisce” è una parola eccessiva, lo lascia LIBERO DI SCEGLIERE!

Ma in questo caso non c’è scelta.

Il presidente del consiglio non può scegliere liberamente tra giustizia e corruzione!

La via della giustizia DOVREBBE essere sempre la via privilegiata.

Ma questi ragionamenti con Berlusconi non tengono. Anzi, commettendo questo reato il premier rischia anche di fare bella figura, facendo apparire il tutto come un gesto per salvare dal fango un avversario politico.

Sarà una solidarietà tra vittime della violazione della privacy?

Però Presidente, il rispetto della Legge dovrebbe venire prima!

O no?

🙂

Vai a leggere e scaricare La Ragnatela del Grillo

Banalità: qual’è il problema?

C’è chi dice che Berlusconi non è il problema!

Chi dice che Grillo non è il problema!

Chi dice che il problema non sono i fascisti, ma nemmeno i comunisti.

Non è la Lega e neanche il razzismo!

Il problema non è la Chiesa! Oppure magari un po’ …

Il problema non è il capitalismo, ma neanche la TV!

Il problema non è la violenza, non sono i media, non è il sesso e nemmeno l’alcool o la droga!

Il problema non è Facebook! e neanche i videogiochi!

Il problema non è l’economia che va a rotoli o la crisi che la vede solo chi non è ottimista …

Il problema non è quel che si dice perché non l’ho mai detto

Ma allora

qual’è il problema?

Il problema sono IO, TU, NOI, VOI!

CHE

non ci piace la destra, ma neanche la sinistra …

odiamo il capitalismo, ma ci piacciono i soldi …

odiamo la TV, ma guai se manca a casa …

la droga non va bene, ma se finiscono le sigarette siamo in crisi nera …

l’alcool fa male, ma il vino a tavola non deve mancare …

la pornografia è uno schifo, ma un paio di belle tette si guardano sempre con piacere …

proteggiamo i bambini dalla violenza, ma quando se le va a cercare …

Ma non c’è niente di nuovo, lo cantava già Gaber tanti anni fa …



Da You Tube

O no?

🙂

Articoli correlati:

Manca la corrente di Paolo Barnard

Vai a leggere e scaricare La Ragnatela del Grillo

Ma Beppe Grillo è pagato da Berlusconi?

Con la candidatura a Segretario PD Grillo tenta di seppellire l’unica speranza ancora sopravvissuta di contrastare il governo odierno che tutti conosciamo.
Certo, un gran bel favore al Cavaliere, come i grandi aiuti che ha dato per far cadere Prodi, per spingere la gente di sinistra a non votare e permettere lo scempio attuale.
Certo 4 milioni il furbo Beppe li prende dagli spettacolini, ma chissà cosa prende fuori busta …

berlusconi-grillo1

Certo, è soltanto una ipotesi maliziosa, ma alla fin fine in  politica l’unica domanda corretta da farsi è: a CHI serve tutto questo?

E’ quasi Scacco Matto! Il Partito Democratico è in stallo! Praticamente non accettando l’iscrizione di Grillo fa proprio una figura di merda, poiché sembra che questa scelta con la democrazia ha ben poco a che vedere.

Ma se accetta l’iscrizione ha più possibilità di giocare ma è comunque messo sotto pressione da un provocatore che insieme alla sua rumorosa claque può far perdere un sacco di tempo, può portare molti allo sbando e, soprattutto, può dare l’impressione di un partito dedito alla demagogia più bieca, di cui Grillo è maestro.

Complimenti Beppe! I consiglieri della Casaleggio, la casa editrice legata a grandi gruppi finanziari, ti consiglia di osare sempre più in alto!

Evidentemente la passione del Cavaliere per L’Aquila ti ha contagiato!

O no?

🙂

Articolo correlato:

Beppe Grillo è come Berlusconi?

Vai a leggere e scaricare La Ragnatela del Grillo

P.S. Porca vacca, ma oggi era la giornata i sciopero dei blog! Sono proprio distratto …