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Affidiamo le nostre ultime speranze a Famiglia Cristiana! Poveri noi …

Non so più se è cambiato il mondo, se sono cambiato io o se le forze politiche che gestiscono attualmente questo Paese sono talmente impazzite da trovare in FAMIGLIA CRISTIANA un ultimo appiglio per aggrapparsi al buon senso.

Quando ero ragazzino ricordo questo giornalino a casa di una mia zia bigotta e lo trovavo assolutamente illeggibile per il suo modo di sposare sempre le scelte della vecchia Democrazia Cristiana. Uno schifo per me, quando ero studente militante della sinistra extra-parlamentare.

Oggi condivido ogni parola di questo semplice articolo, che trovo così facilmente comprensibile. Eppure Berlusconi e la sua cricca sono capaci di indicare Famiglia Cristiana come un covo di estremisti CATTO-COMUNISTI!

La Chiesa è causa di tanti danni, primo fra tutti l’opposizione agli anticoncezionali e all’uso del preservativo! Una politica irrazionale che è causa di tante MORTI! Un vero delirio!

Ma questo arrticolo sul Decreto Gelmini lo condivido fino all’ultima virgola! E’ proprio un mondo a testa in giù!

Ecco l’articolo di Famiglia Cristiana. Come non essere d’accordo ?

VIA AUTORITARIA E DECRETI LEGGE NON FANNO BENE ALLA SCUOLA E AL PAESE

NON CHIAMIAMO RIFORMA
UN SEMPLICE TAGLIO DI SPESA


Secondo il filosofo Antiseri, «il grembiulino e il voto di condotta sono condivisibili, ma sono cose marginali, direi futili. Colpire la scuola e l’università significa colpire il cuore pulsante di una nazione».

Secondo gli esperti, nell’andamento dell’economia il capitale umano vale fino all’80 per cento della ricchezza. È ovvia, quindi, l’importanza che l’istruzione ha nello sviluppo. Eppure, in Italia c’è chi fa finta d’ignorarlo. E non ci si preoccupa se due terzi della popolazione, tra i 16 e 65 anni, presenta “insufficiente competenza alfabetica funzionale” (cioè, ha difficoltà 17 volte più della media europea a usare il linguaggio scritto per un ragionamento, anche modesto).Studenti e professori hanno seri motivi per protestare. E non per il voto in condotta o il grembiulino (che possono anche andar bene), ma per i tagli indiscriminati che «colpiscono il cuore pulsante di una nazione», come dice il filosofo Dario Antiseri. Nel mirino c’è una legge approvata di corsa, in piena estate. La dicitura è roboante: “Riforma della scuola”; più prosaicamente “contenimento della spesa”, a colpi di decreti, senza dibattito e un progetto pedagogico condiviso da alunni e docenti.

Non si garantisce così il diritto allo studio: prima si decide e poi, travolti dalle proteste, s’abbozza una farsa di dialogo. Il bene della scuola (ma anche del Paese) richiede la sospensione o il ritiro del decreto Gelmini. Per senso di responsabilità; l’ostinazione, infatti, è segno di debolezza. Né si potrà pensare di ricorrere a vie autoritarie o a forze di polizia. Un Paese che guarda al futuro investe nella scuola e nella formazione, razionalizzando la spesa, eliminando sprechi, privilegi e “baronìe”, nonché le “allegre e disinvolte gestioni”.

Ma i tagli annunciati sono pesanti: all’università arriveranno 467 milioni di euro in meno. Nei prossimi cinque anni il Fondo di finanziamento si ridurrà del 10 per cento. Solo il 20 per cento dei professori che andranno in pensione verrà sostituito. Come dire: porte chiuse all’università per le nuove generazioni.

Tremonti ha dettato la linea, la volenterosa Gelmini è andata allo sbaraglio, spacciando per riforma la scure sulla scuola. Nessun Governo era giunto a tanto, anche se i vari ministri dovevano sempre chiedere in ginocchio le briciole al Tesoro. Oggi l’università italiana ha una “produttività” pessima, ha il record mondiale dei fuori corso, la metà delle matricole non arriva alla laurea. Per i dottorati di ricerca stiamo peggio della Grecia: 16 ogni mille abitanti (in Francia sono 76 e in Germania addirittura 81).

Che contributo si può dare alla formazione del capitale umano tra resistenze e tagli di bilancio? Pochi sanno che lo stipendio dei professori universitari non è regolato da contratto nazionale ma, come per magistrati e parlamentari, aumenta automaticamente ogni due anni, senza controllo. Gli stipendi si portano via l’88 per cento del Fondo dello Stato alle università. Percentuale destinata a salire con i tagli, con grave danno a didattica e ricerca. La riforma dell’istruzione la chiedono tutti. Nessuno, però, la ritiene una “priorità”. Si procede solo con slogan nelle piazze e improvvisazioni politiche.

Un Paese in crisi trova i soldi per Alitalia e banche: perché non per la scuola? Si richiedono sacrifici alle famiglie, ma costi e privilegi di onorevoli e senatori restano intatti. Quando una Finanziaria s’approva in nove minuti e mezzo; quando, furtivamente, si infilano emendamenti rilevanti tra le pieghe di decreti legge, il Parlamento si squalifica. Ci siamo appena distratti, che già un’altra norma “razziale” impone ai medici di denunciare alla polizia gli immigrati clandestini che bussano al pronto soccorso.

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AVETE SPOGLIATO LA RICERCA !

Studenti di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma protestano …

(Foto dal Corriere della Sera on line)

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Decreto Gelmini: i documenti ufficiali

Per evitare di parlare a vanvera del Decreto Gelmini metto a disposizione i due documenti integrali:

Leggi:

Decreto Gelmini

Piano Programmatico Gelmini 2008 Legge N. 133

Scarica:

  • Decreto Gelmini 2008 (79.8 kB)
  • Piano Programmatico per la Scuola e l’Università Legge N.133 (132.3 KiB)
  • Scaricate pure i documenti e leggeteli tranquillamente (si fa per dire …)

    Speriamo ci lascino almeno una copertina!


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    I fans di Berlusconi e della Gelmini non ragionano e CENSURANO. Il Legno storto.

    Ogni tanto frequento il legno storto .

    Trovo a volte articoli scritti con intelligenza, interessanti e a volte condivido perfino certe osservazioni.

    Qualche giorno fa ho trovato un articolo sulla scuola elementare di Stefano Zecchi ed essendo tra i miei interessi ho letto e iniziato a commentare, offrendo il mio contributo e la mia esperienza.

    Ecco il mio commento che ha messo in moto i fans di Berlusconi, subito pronti ad esaltare l’operato del governo, anche quando esso è contrario ad ogni logica …

    = = =

    Scrive l’autore:

    “La politica sindacale da trent’anni ha massificato il ruolo docente, non ha puntato alla qualità ma alla quantità, ha considerato la distinzione di merito come un reato contro l’idea di giustizia, ha degradato la professione proletarizzandola invece di sostenerla economicamente per renderla rispettabile agli occhi della società. La linea Brunetta-Gelmini sull’impiego pubblico e, nello specifico, scolastico è decisiva e va perseguita senza esitazioni. In una fase di transizione (necessaria) sarà molto meglio avere classi affollate perché diminuiscono gli insegnanti, che però saranno ben selezionati e ben pagati, piuttosto che avere pochi studenti per molti insegnanti, mal pagati e dequalificati.”

    Come se la formazione degli insegnanti l’avessero fatta i sindacati …

    Come se Italia non ci fosse mai stata la DC e il suo clientelismo …

    Come se avere classi superaffollate facilita il lavoro di qualcuno … o è la via maestra per MIGLIORARE …

    Incredibile!

    Come se la riscoperta del maestro unico, in una scuola elementare che è l’unico grado di istruzione che funziona decentemente in Italia (6° in classifica in Europa a questo livello), fosse un colpo di genio della Gelmini, altra signora arrivata grazie a qualche esame facile fatto, guarda caso, in Calabria dove si passa più facilmente …

    Quanta ipocrisia, cari signori!

    L’unica realtà è la seguente: manteniamo il popolo ignorante, sarà più semplice ipnotizzarlo con la TV.

    Questa è la politica di Berlusconi, e gli sforzi per camuffarla assumono un non so che di patetico …

    Scusate il disturbo …

    = = =

    Dopo un paio di interventi dei fans, continuo cercando di portare un contributo un po’ diverso, ma osservando il controsenso dei tagli alle spese spacciati per miglioramento …

    = = =

    Andare ormai a sindacare di chi sia la colpa penso serva a ben poco , se non a portare acqua al mulino di qualcuno. Ormai la frittata è fatta e l’ignoranza impera sovrana, su questo non c’è dubbio.

    La crisi è più profonda nelle scuole medie dove le turbe adolescenziali dei ragazzi che le frequentano hanno il sopravvento su qualsiasi altra cosa.

    I ragazzi ad una certa età sono ipersensibili ed hanno bisogno di essere ascoltati e seguiti da persone che abbiano una preparazione psicologica tale da poter recepire i loro bisogni profondi. Insegnanti e genitori possono conseguire una maggiore preparazione in questo campo.

    Non credo che in questo senso possa essere utile un ritorno di autoritarismo, qualche grembiulino o il 5 in condotta.

    Ho sempre pensato che per attuare delle migliorie bisogna investire, e nella scuola significa investire soprattutto sulle risorse umane.

    Come possiamo credere che interventi che attuano dei tagli delle spese drastici possano realmente attuare un qualche miglioramento?

    Bisogna avere il paraocchi ed essere schierati per poter credere a questa favoletta.

    A meno che questo governo non abbia trovato una bacchetta magica, come vuol farci credere.

    Peccato che a me non risulta …

    = = =

    Poi il discorso si allarga, ma tengo ben salda la domanda fondamentale, alla quale, purtoppo, i fans non possono dare alcuna risposta …

    = = =

    Come possiamo credere che interventi che attuano dei tagli delle spese drastici possano realmente attuare un qualche miglioramento?

    (…)

    Ma andiamo oltre. Quel grembiulino l’ho portato anch’io. L’abito non fa il monaco e non credo che portarlo o non portarlo possa essere in qualche modo educativo o diseducativo. Ognuno cresce e si forma al di là del grembiulino. Mi sembra più un accessorio inutile oggi. Ai tempi ricordo che si scriveva con penna pennino e calamaio e le macchie di inchiostro erano all’ordine del giorno.

    Il grembiule aveva dunque una sua utilità. Spacciarlo oggi per una riforma fondamentale è una semplice presa in giro per qualche nostalgico.

    (…)

    = = =

    Altro tema dei fans della Gelmini: i bambini in piazza con i genitori a manifestare sono STRUMENTALIZZATI! E io ribatto:

    Se parliamo di strumentalizzazione dei ragazzi che vanno a manifestare insieme ai genitori (o che sono semplicemente insieme a loro in una occasione approfittando per fare un po’ di “cagnara”) poiché pensiamo che i ragazzi ad una certa età NON SONO IN GRADO DI DISCERNERE, a maggior ragione non si dovrebbe impartire un insegnamento di una religione, qualunque essa sia, o anche dell’ateismo, con tanto di catechismo e indottrinamento di vario genere (cattolico o musulmano o induista che sia).

    O si ha rispetto SEMPRE per la giovane età, oppure non si va a raccontare che gli altri strumentalizzano. E’ semplice logica.

    Qualunque altra considerazione equivale a dire che Lei ha ragione e io ho torto “perché sì”

    Quanto alla scuola che separa dai genitori, non è tanto un problema legato alle persone, ma riferito alle istituzioni.

    Anche gli ospedali possono essere momenti di separazioni traumatiche. Per esempio cominciano fin dalla nascita dove i neonati ben difficilmente possono restare subito vicini alla madre e attaccarsi al seno come indicato dai protocolli internazionali.

    Tuttavia sinceramente nelle proposte della Gelmini di aspetti positivi non riesco a vederne. Sarei più contento se si tagliasse qualche risorsa alla Difesa investendo di più nella Pubblica Istruzione.

    (…)

    Questo sì sarebbe un atto di civiltà.

    ===

    Chi vuole seguire tutta la serie di commenti si può accomodare:

    L’articolo: E dopo le elementari …

    Commenti: PAG 1

    Commenti: PAG 2

    Commenti: PAG 3

    Commenti: PAG 4

    In sostanza le mie argomentazioni sono relative a due temi cui i fans di Berlusconi non riescono a rispondere:

    1. Come possiamo credere che interventi che attuano dei tagli delle spese drastici possano realmente attuare un qualche miglioramento?

    2. I fans gridano allo scandalo per i bambini e i ragazzini che hanno partecipato alle manifestazioni contro il decreto Gelmini e allora faccio notare che “Quando parliamo di strumentalizzazione dei bambini ci andrei cauto. Io credo che la spiegazione più semplice della storia è che i genitori, volendo partecipare alle manifestazioni, hanno portato i bambini con loro, cosa di per sé buona e giusta, migliore di parcheggiarli chissà dove e, già che c’erano li hanno fatti anche divertire.

    Se si parla di strumentalizzazione e indottrinamento non si può far finta di non vedere il vero INDOTTRINAMENTO praticato in Italia dalla religione cattolica, con la complicità dello Stato e della scuola, impartendo lezioni di catechismo su ignari bambini che a sei o sette anni si preparano per la prima comunione !!!”

    A questo punto interviene Marco Cavallotti vero fan di Berlusconi D.O.C. che impunemente, senza dire nulla agli ignari lettori, con un  rapido commentino mi banna!, togliendomi la possibilità di intervenire.

    Trovate tutto nei

    Commenti: PAG 5

    Passa qualche giorno e i fans continuano i loro beati dialoghi autocelebrativi

    Commenti: PAG 6

    Infine oggi avevo un po’ di tempo e mi sono iscritto nuovamente con una nuova mail, lasciando il mio commento:

    = = =

    giosby BANNATO

    E dopo le elementari … 25/10/2008  13:11

    Marco Cavallotti ha scritto:

    Giosby
    Confermo. Non amo discutere con chi cambia sempre discorso e parla d’altro: ora lei parla di insegnamento della religione, e lascia indietro tutto il resto. Mai parlato dell’insegnamento della religione.
    Invece non ho avuto una sola risposta seria quantomeno sensata alle mie osservazioni.
    Quanto alle facce viste nelle manifestazioni, intendo quelle smorfie di odio e di violenza che abbiamo osservato tutti, che cosa aveva capito?
    Capire roma per toma ogni volta può essere utile e perfino divertente una volta o due. Poi stucca.
    Ma non le risponderò più: sono abituato a non leggere commenti poco seri e a non dare loro spazio sul nostro giornale
    .
    Att.ne Sig. Marco Cavallotti!

    Lei usa armi sleali: mi HA BANNATO impedendomi di rispondere!
    Questo dice tutto sul suo rispetto per la democrazia e per le regole democratiche!
    Tra l’altro fa questa manovra in modo vile, non avvisando i lettori, anzi dicendo che lei “non mi risponderà più”.

    Un comportamento veramente inqualificabile.

    lucyrrus scrive:
    22/10/2008 07:12


    Leggendo gli interventi sin qui prodotti ne ho ricavato la sensazione che , buona parte di chi scrive abbia scarse se non addirittura nulle conoscenze organizzative.
    Vediamo di chiarire alcuni punti fondamentali.
    – Il bilancio dello stato italiano è in un passivo da record mondiale.
    Quindi le possibilità sono solamente due : o la stato aumenta ferocemente le tasse,con l’obbiettivo di mantenere fannulloni e falliti, o riduce altrettanto ferocemente le spese. “tertium non datur”
    – Nell’ambito del disastro nazionale, la scuola batte tutti i record schierando un numero inusitato di dipendenti con un gravame insostenibile di paghe e stipendi..
    Chiunque ritenga che per sanare la situazione occorra fare investimenti è fuori dal mondo.
    Se in una famiglia le spese superano gli incassi, la soluzione è unica: ridurre le spese !
    Altrettanto dicasi per le aziende, statali comprese.
    Poiché per un lodevole sentimento sociale si cerca di non licenziare, la soluzione è semplice : bloccare il turnover.
    Tutto ciò non può essere oggetto di discussione , poiché è uno stato di fatto con deduzioni di rigore.
    A questo si aggiunga che i risultati ottenuti attraverso gli schemi organizzativi sin ad ora applicati sono assolutamente scadenti alla luce di parametri di misurazione oggettivi.
    Sarà quindi il caso di smettere di fare proposte poetiche adeguandosi alla realtà, ed alle relative conseguenze per tristi che esse siano.

    Egregio lucyrrus, sono perfettamente d’accordo. Tuttavia su una cosa fondamentale non sono d’accordo: se il governo deve ridurre i costi della scuola perché insostenibili per le finanze dello Stato, non venga a raccontare che in questo modo si migliora il servizio!

    E’ come se io non posso più permettermi di mangiar la carne a casa mia e raccontassi ai miei figli che da oggi si mangia meglio! Una presa in giro, non trova? In politica si chiama DEMAGOGIA.

    Valdiea scrive:

    Giosby scrive …

    Non sono mica deficienti sa …

    Non sono deficienti, ma neanche dei muletti.
    Sa quanto pesa lo zainetto?
    Ci provi a portarlo e si renderà conto che per un bambino di sette anni, per quanto sveglio e intelligente, è troppo.

    Mio figlio è un bambino robusto, come il padre, ma alcuni sono così minuti che senza l’aiuto dei genitori si ribaltano.
    Allora a cosa serve tutto questo, ad aiutare i bambini,oppure le case editrici e il clientelismo, tipico di ogni istituzione pubblica?

    PS-Si rilegga la riforma Gelmini.

    Egregio valdiea,

    il peso dello zainetto è un tema che mi ha sempre toccato da vicino. Trovo veramente incivile che i bambini vengano costretti a portare simili pesi e che le case editrici si arricchiscano alle spalle delle famiglie. Concordo completamente con lei.

    Tuttavia lei non risponde a me, ricordare sei materie piuttosto che due è un’operazione alla portata di un bambino di 7 anni e la dimenticanza non è certo dovuta al peso del libro …

    O no?

    Potevate dirlo chiaramente che non gradite essere contraddetti! Basta scrivere nelle regole:

    “REGISTRATEVI SOLTANTO SE SIETE D’ACCORDO CON LA LINEA EDITORIALE, ALTRIMENTI … ARIA…”

    Un po’ di correttezza no?

    Grazie per l’ospitalità e ciao a tutti!

    = = =

    Qui trovate la copia della pagina web che ho appena fatto in tempo a salvare sul mio computer. Il mio commento è in fondo

    Ultimo commento CENSURATO

    Qui ancora lo screen shot del commento apparso e, pochi secondi dopo, il commento scomparso.

    Morale della favola: questo è il modo in cui Berlusconi e i suoi fans gestiscono l’informazione!

    Se qualcosa li mette in difficoltà, se ci si mette nella condizione di ragionare sono pronti a cancellare e sopprimere qualsiasi cosa disturbi il loro potere!

    Questo è il rispetto della democrazia che hanno questi signori!

    Speriamo che si limitino soltanto a CENSURARE nei loro siti, ma con tutti gli spazi mediatici che si ritrovano come faremo mai a capire quali sono i loro spazi?

    O no?

    🙂


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    Studenti attenti alle provocazioni: NON VIOLENZA!

    Riporto le incredibili dichiarazioni di un ex Ministro dell’Interno (sigh!), ex Presidente della Repubblica (sigh!) e attuale Senatore a vita (sigh! sigh!).

    Di fronte a questo occorre restare uniti intorno ad una sola parola d’ordine:

    NON VIOLENZA

    Vorranno dimostrare che gli studenti sono solo estremisti! Manteniamo la calma e non permettiamo tutto questo!  Attenzione! Non aspettano altro per emettere DECRETI LEGGE e LEGGI SPECIALI per eliminare le libertà democratiche!  NON BISOGNA CADERE NELLE PROVOCAZIONI!

    ===

    Studenti e docenti andrebbero picchiati a sangue. Parola di Francesco Cossiga

    di Stefano Corradino

    Studenti e docenti andrebbero picchiati a sangue. Parola di Francesco CossigaI virus pericolosi andrebbero stroncati sul nascere per non correre il rischio che si diffondano e diventino endemici. Non sappiamo se qualche insidioso parassita abbia colpito Francesco Cossiga  inducendolo a rilasciare un’intervista delirante sul quotidiano QN. Ciò che ci preoccupa è che il Cossiga pensiero possa fare proseliti. Citiamo dal Quotidiano Nazionale: ”Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornera’ ad insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate Rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle universita’. Quanto alla possibilita’ di usare la forza pubblica espressa dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, Cossiga ha detto:  ”Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero ministro dell’Interno”, ha continuato. ”In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perche’ pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito…”. ”Lasciar fare gli universitari – ha continuato – Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita’, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta”’. ”Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra’ sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri”, ha affermato Cossiga. ”Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pieta’ e mandarli tutti in ospedale – ha continuato – Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in liberta’, ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano”. ”Soprattutto i docenti – ha sottolineato – Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine si’.

    E se qualche esaltato dovesse prendere sul serio quelle che a qualcuno potrebbero suonare come solite e ininfluenti provocazioni? Se qualcuno decidesse di picchiare a sangue uno studente forte di questo avallo preventivo dell’ex capo dello Stato?

    Il picconatore non è nuovo a tali esternazioni. E non si tratta solo di “picconate” verbali. Quando era a capo del dicastero degli interni, l’11 marzo del 77 nella zona universitaria di Bologna nel corso di durissimi scontri tra studenti e forze dell’ordine morì il militante di Lotta continua Pierfrancesco Lorusso; pochi mesi dopo, a maggio, in una delle giornate di protesta più infuocate degli studenti, Cossiga rispose mandando veicoli trasporto truppa blindati (M113 ) nella zona universitaria. Morì Giorgiana Masi, studentessa di 19 anni del liceo Pasteur di Monte Mario. A quasi 30 anni di distanza, nel 2005 Cossiga scrisse che Giorgiana Masi probabilmente fu uccisa da “fuoco amico”, “da un proiettile sparato dagli stessi manifestanti”… Allora ci furono reazioni indignate, in primis Marco Pannella.

    Ci auguriamo che avvenga lo stesso anche oggi. A meno che Cossiga non smentisca tali dichiarazioni (con la tecnica del premier Berlusconi che esterna per ottenere un effetto per poi negare ciò che chiaramente ha detto) ma probabilmente non lo farà, ci auguriamo che qualcuno abbia la decenza di rispondergli. Magari qualcuno con qualche competenza di legge che ci confermi se le sue affermazioni rasentano “l’istigazione a delinquere”, o “l’eversione dell’ordine democratico”, o “l’attentato alla Costituzione” (reato di cui, non a caso fu chiesto a suo tempo l’impeachment per lo stesso Cossiga).

    corradino@articolo21.info

    ===

    Anche Berlusconi ieri diceva che manda la polizia alle scuole e alle università e oggi nega tutto!

    Il gran Ciarlatano non si smentisce …

    Ricordiamoci bene:

    N O N V I O L E N Z A

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    di Rita Guma da Osservatorio sulla legalità e sui diritti

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    I Ciarlatani della Lega Nord: ignoranti allo sbaraglio!

    Ieri sera sono casualmente incappato in una puntata de Le Iene. Per me è raro guardare la TV, ma quella di ieri sera la voglio citare.  La Lega ha recentemente proposto le classi separate per gli immigrati che non conoscono la LINGUA e la CULTURA italiana.

    Le IENE si domandano allora quanto conoscano la lingua e la cultura i parlamentari che propongono questa legge!

    Guardate i risultati! E’ un video spassoso!

    Domanda della IENA: qual è il passato remoto del verbo cuocere? (cossi)

    On.RizziCOTTO, diciamo COTTO

    On Calligaro: io cuocei, tu cuocesti …

    On. Vascon:non mi faccia gli esami a me! Fate qualcosa di più utile! Voi rompete le palle! Ma vaff … Impara! Vai a scuola cafoncella …

    Domanda della IENA: Qual’è il participio passato del verbo avere?     (avuto)

    On Calligaro: Io ebbi

    Domanda della IENA: Chi è l’autore de “I Malavoglia”?  (Giovanni Verga)

    On. Calligaro: ho qualche difficoltà. Non me lo ricordo sinceramente …

    Domanda della IENA: Chi ha scritto “A Silvia” ?    (Giacomo Leopardi)

    On. Rizzi: non lo so! Non si può sapere tutto …

    Domanda della IENA: Chi ha scritto”L’infinito”? Leopardi o Manzoni ? (Giacomo Leopardi)

    On. Pagliarini: dai mi lasci andare …

    Domanda della IENA: Chi ha dipinto “L’ultima Cena”            (Leonardo da Vinci)

    On. Rizzi: non me lo ricordo! A un certo punto è inutile che andiamo a vedere tutti i particolari! E’ il principio quello che conta (!!!)

    Ma insomma questi signori che ci governano sono ignoranti come capre?

    capre_

    E noi che li abbiamo votati cosa siamo ? Pecoroni ?!?

    In che mondo ci tocca vivere!!!

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    La chiarezza della ministra Gelmini

    Dichiara la Gelmini:

    “la reintroduzione dei voti in decimi vuole contribuire a ridare chiarezza alla scuola.”

    ovvero avevamo bisogno di lei per capire che:

    OTTIMO = 9

    DISTINTO = 8

    BUONO = 7

    SUFFICIENTE = 6

    NON SUFFICIENTE (N.S.) = 5

    Poi aggiunge:

    Se un motore è guasto, è inutile e controproducente mettere più benzina nel serbatoio. Io dico aggiustiamo il motore, restituiamo alla scuola i compiti che le sono propri, innalziamo il livello di qualità avendo al centro i nostri ragazzi e il loro futuro. “

    Peccato che lei di aggiustare il motore proprio non c’è verso. Al massimo un ritocco alla carrozzeria con i grembiulini nuovi. Ma per aggiustare il motore servono i soldi e i pochi che c’erano li ha tolti via. Qui manca non solo la benzina, ma il motore è grippato e le ruote non ci sono. A questo punto togliamo anche la benzina dal serbatoio, avrà pensato Maria Stella (bella stellina …) tanto la macchina non va comunque …

    Ma lei, che è sicuramente molto colta,

    inventa due nuove bellissime parole:

    “Ci sono due slogan che rendono difficile il processo riformatore in Italia. E cioè il benaltrismo (“ma la questione è ben altra!”) e il “piùsoldismo”, l’illusione che ogni problema si risolva concedendo più risorse. La storia italiana è piena di esempi dove “benaltrismo” e “piùsoldismo” hanno prodotto spreco di risorse e incancrenirsi dei problemi”

    Sentivamo davvero la mancanza di questi due termini!

    A me hanno insegnato che “CHI E’ BUGIARDO E’ LADRO”

    Ma allora perché tanta gente non sta in galera?

    Citazioni da Il sussidiario

    FIRMIAMO CONTRO IL MAESTRO UNICO

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    SCUOLA E DINTORNI

    Psicanalisi: una scienza per tutti !

    Sembra che la psicanalisi sia una scienza per pochi addetti ai lavori, specialisti super specializzati, strizzacervelli capaci di interpretare i sogni, di indovinare i pensieri del prossimo, se non proprio leggerli e, capaci di previsioni al limite della magia.

    Per la gente comune chi si rivolge a uno psicologo o a uno psicanalista è

    MATTO

    Ugo Pierri: "Tarocchi - Il Matto" (serie; anno 1987)
    Ugo Pierri: "Tarocchi - Il Matto" (serie; anno 1987)

    e chi lo fa evita di raccontarlo in giro, per evitare che si pensi male di lui!

    A scuola

    • si impara la matematica per saper far di conto

    • si impara a leggere e scrivere per poter accedere alle informazioni e comunicare

    • si impara una lingua straniera per comunicare con tutto il mondo

    • si impara le geografia per orientarci nel mondo

    • si impara la storia per sapere qualcosa delle nostre origini

    • si impara il disegno per poter esprimersi in forme diverse

    • si impara la chimica, la biologia, la fisica

    • si riesce perfino a fare un po’ di sport per mantenersi in forma

    però

    non si riesce a imparare niente riguardo a:

    • il linguaggio del corpo, le induzioni emotive (ovvero come si partecipa emotivamente ai sentimenti degli altri) e relative conseguenze

    • gli aspetti salutari del rapporto d’amore primario (tra padre e figlio e madre e figlia)

    • le interferenze sociali  nei rapporti primari come principali cause di disagio psichico

    • lo sviluppo sessuale nell’adolescenza e relativi aspetti dell’evoluzione emotiva

    • il contatto fisico, come fonte di benessere

    Ecco che di queste cose si occupa la psicanalisi, e queste cose fanno parte della nostra vita quotidiana, ma nessuno ci aiuta a gestirle.

    Possiamo avere un po’ di fortuna, se il corso naturale delle relazioni familiari prevale sui tanti aspetti di natura economica che condizionano oggi la vita delle famiglie.

    Un tempo era importante  per l’uomo avere una forte muscolatura, che gli garantisse di poter effettuare lavori e mantenere alte le sue probabilità di sopravvivenza.

    Oggi la struttura muscolare riveste ormai ben poca importanza nel successo delle nostre strategie di sopravvivenza. Abbiamo maggior necessità di una buona automobile, di computer e telefoni cellulari e di tutti i macchinari che ci facilitano la vita e ci permettono di essere produttivi.

    Non interessa più produrre qualcosa che sia davvero utile, ma è più importante produrre qualcosa che si vende facilmente …

    Nascita, allattamento, crescita, socializzazione, vita scolastica, vita di coppia, rapporti tra genitori e figli …

    Tutte queste cose non hanno niente a che vedere con le cose che si imparano a scuola!

    Non c’è nessuno spazio per questo.

    E’ più importante sapere la distanza tra la terra e la luna, nozione che si ricorda per circa una settimana, giusto  per poterla ripetere all’interrogazione del giorno dopo, che non capire cosa ci fa stare male in un momento difficile, o quantomeno acquisire qualche strumento per poter capire meglio.

    La psicanalisi aiuta nella vita quotidiana. Tutti coloro che hanno una vita sociale potrebbero avere molti benefici utilizzando le conoscenze scientifiche acquisite dopo molti anni di ricerche.

    Certo, non tutti devono diventare psicanalisti, ma se ci fosse una cultura di base ben più preparata in questo campo, piano piano  non avremmo neanche più bisogno degli psicanalisti.

    Occorre una volontà, e una scienza psicologica che concordi su almeno poche cose fondamentali.

    Invece purtroppo abbiamo un numero esuberante di psicologi, dove ognuno cura il suo orticello, e troppo spesso un metodo è in completo contrasto con l’altro, offrendo così una immagine della scienza psicologica assai sfocata, imprecisa, impalpabile.

    Penso che se uno psicologo afferma qualcosa possiamo trovarne probabilmente un altro che afferma l’esatto contrario …

    Risultato: la psicologia sembra una scienza per ciarlatani… e non le si dà lo spazio di cui la nostra società avrebbe bisogno.

    Un vero peccato!

    Chissà che non si riesca a rimediare …

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    Sembra che la chiusura del governo verso la scuola sta suscitando qualche protesta.

    Alcune notizie sono confortanti, come 30.000 persone a Torino, anche se sui giornali non se ne trova notizia… (o quasi…)

    Altre meno.

    Per esempio: alla convocazione dei genitori per le elezioni dei rappresentanti erano presenti ieri una ventina di genitori su una popolazione di circa 500 studenti.

    E’ soltanto un esempio della scarsissima partecipazione. Sembrano notizie contrastanti.

    Ma forse proprio dal mondo della scuola può nascere quella spinta verso una innovazione che tutti auspicano. In fondo l’unica data che si ricorda ancora come segno di cambiamento è ancora il ’68 di 40 anni fa.

    Con i suoi pro ed i suoi contro. Spero soltanto che le forme di protesta e le proposte di cambiamento assumano toni veramente CIVILI e CREATIVI allo stesso tempo, senza MAI trascendere in forme violente che NON SERVONO a niente e a nessuno, se non a creare isolamento …

    Senza partecipazione non abbiamo speranza di cambiare !

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    Tra l’altro

    La Ministra Gelmini candidata al Pinocchietto d’oro: esige rigore nella scuola, ma ha fatto gli esami “facili” …

    Vorrei la pelle nera !

    Mentre negli Stati Uniti uno dei due candidati alla presidenza è un uomo di colore, in Italia ci stiamo distinguendo per orribili episodi di intolleranza.

    L’omicidio a sprangate di un uomo al grido di “negro di merda”, anche se le pubbliche amministrazioni dicono che il razzismo non c’entra niente…

    A Parma due episodi a distanza ravvicinata di tempo: una donna nigeriana rinchiusa in cella e buttata per terra seminuda, con la semplice didascalia di “prostituta” messa dai giornali e poi un ragazzo, Emmanuel Bonsu Foster, maltrattato malamente dai vigili di Parma, sempre con l’infamante accusa:

    NEGRO !

    Ma c’è un fatto che mi allarma di più, ed è una brutta abitudine che vedo nei ragazzi.

    I ragazzi si insultano dandosi del “NEGRO” ! Oppure spesso insultano dicendo: “handicappato” “mongoloide”.

    Sono abitudini del linguaggio a cui i ragazzi non fanno neanche caso, termini che usano con noncuranza, leggerezza.

    Eppure ogni volta che io sento un ragazzo rivolgersi a un altro in questo modo mi viene un brivido e mi sento di intervenire, di iniziare a parlare con questi ragazzi, di farli pensare a come si sentirebbero loro ad essere discriminati per qualche aspetto del loro fisico, il colore degli occhi o dei capelli, la loro altezza o il loro peso. Eppure è più facile chiamare qualcuno ciccione o nano, piuttosto che stare vicino a chi è diverso dalla “norma”.

    Io in tutto questo non ci vedo niente di normale, ma tutti questi atteggiamenti sono tollerati dagli adulti, che quasi sempre assistono a episodi del genere nella più totale indifferenza!

    Allora forse siamo proprio noi adulti il vero problema. Siamo noi ad essere intolleranti e a sentirci superiori e privilegiati! E guai a chi tocca i nostri privilegi!

    Allora potremmo fare una bella prova, andarcene in giro per un po’ con la pelle nera e poi forse inizieremmo a capire … Sì perché certe cose non si riescono a spiegare, bisogna provarle sulla propria pelle!

    Nella scuola, se qualcosa funzionasse, si potrebbero organizzare delle drammatizzazioni su questi temi, sulla diversità, sul bullismo e sull’intolleranza.

    Perché siamo tutti diversi, nonostante la Gelmini voglia mettere a tutti il grembiulino per sembrare tutti uguali! Una vera presa in giro …

    Ecco perché io vorrei …

    Vorrei la pelle nera !

    Back to the best

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    Articoli sulla scuola

    Anche per quello che riguarda la scuola, nel primo blog di Giosby ho scritto alcuni articoli:

    Potremo scrivere anche altro, sperando che la scuola non diventi una farsa totale …

    In Fila per tre – Edoardo Bennato

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