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Acrobazie

ci sei, non ci siamo

ti vedo, ma non troppo

ascoltiamo la stessa musica

ma io ballo mentre tu dormi

*

corri quando gioco

inseguendo la mia follia

cullando il mio riposo

che il corpo mi infligge

*

inutile pausa

che costringe il mio pensiero

nell’abisso

della riflessione

*

poi finalmente accelero

inseguendo fantasmi

scalzo e ferito

ritrovo la mia pace

*

The Doors – People are Strange

 

 N.B. Il testo non ha nessun riferimento con le persone ritratte nella foto. Si ringrazia Sabine Meyer per la foto concessa.

 

 

 

Amici

Ieri un amico mi ha detto: ma perché non scrivi più sul blog?


TRIO E VIENTO by Sabine Meyer

 

Allora oggi ho pensato di scrivere sull’amicizia.

Passo la mia vita continuando a parlare con le persone. In ogni modo. Telefono, chat, email. A volte le incontro. Abbastanza raramente. Tre o quattro volte all’anno.

Fa parte del mio lavoro. Parliamo di affari. Si vende, si compra.

Però oltre a questo sento  che, quasi sempre, c’è un filo che ci lega. Una sintonia, una complicità.

Qualcosa di più del semplice “Ne hai? Quanto vuoi? Fai un po’ meno! Mandane tre!”

Quando i rapporti sono più amichevoli spesso crescono anche gli affari, ma non sempre.

Ma almeno si riesce a divertirsi facendo due chiacchiere, sfottendoci un po’, volendosi bene.

Per molti anni abbiamo avuto due cani a casa. Cioè, ne avevamo uno, Viento, ma un giorno è tornato dalle sue passeggiate solitarie portandosi un’amica. Un cane bianco, dolce, con l’aria un po’ smarrita.

E nessuno ha avuto il coraggio di chiuderle la porta in faccia. Così, per molti anni, Viento e Gringa hanno fatto parte della famiglia.

Gringa by Sabine Meyer

Avevano una intesa speciale. Ricordo che li chiamavo, per farli tornare a casa, loro si scambiavano un’occhiata densa e rapida, e poi … Via! Scappavano via con una corsa forsennata, giocando e mordicchiandosi in continuazione durante la corsa. Erano davvero amici.

Poi un giorno Viento non è più tornato a casa. Non abbiamo mai saputo perché e per come. Gringa è rimasto il nostro cane. Anche se la mancanza di Viento si è sentita a lungo.

Spesso l’amicizia non ha bisogno di parole, è una questione di intesa. E l’intesa è una faccenda più epidermica.

Ma torniamo al mio amico di prima.

E’ un “ragazzo” che cerca di dedicare un poco del suo tempo all’impegno sociale. Ci mette il cuore. Ha fondato l’Associazione I Care e, quando può, organizza iniziative, convegni, conferenze.

Adesso si impegna molto per il referendum sull’acqua, chissà perché non si impegna per il nucleare, però adesso è così.

Con Marco spesso litigo. Bonariamente, che  ci vogliamo bene, ma ci capiamo poco.

Ad ogni modo cercherò di trovare la possibilità di condividere parte delle mie esperienze, di trovare energie per sviluppare progetti e iniziative, perché alla fine la nostra esperienza possa essere utilizzata anche dagli altri, anche se il tempo dei sogni e delle grandi speranze è già finito …

Ma le trasformazioni hanno sempre tempi molto più lunghi del nostro desiderio, che avrebbe sempre aspettative magiche.

Come l’amicizia, una magia unica, che si arricchisce della diversità.

Uguaglianza: il tempo è uguale per tutti.

John and Bob Kerr_ Photo by Sabine Meyer 1991

Il nostro mondo è pieno di diseguaglianze, ricchi e poveri sono lontani anni luce per la differenza di beni posseduti. Alcuni muoiono di fame mentre altri nuotano nell’oro.

Ma, a parte gli eccessi, che dovrebbero sempre essere eliminati, vista l’assurdità della morte di bambini colpevoli soltanto di essere nati nella parte sbagliata del mondo, in qualcosa siamo tutti uguali.

Le nostre giornate sono per tutti di 24 ore. Il tempo passa e nessuno diventa più giovane.

Una banalità, certo, ma quante volte ci soffermiamo a pesare il nostro tempo?

Quante volte ci impegniamo veramente a difendere il tempo che possiamo destinare a noi stessi, ai nostri affetti, ai nostri interessi?

Tutti dobbiamo dedicare alcuni tempi fisiologicamente alla sopravvivenza: dormire, bere, mangiare, urinare e defecare sono attività cui nessuno, ma proprio nessuno, può rinunciare.

E già dedicarsi a queste attività con un certo gusto, piuttosto che come allo svolgimento di pure necessità, aiuta il nostro benessere.

Potremmo aggiungere anche lavarsi, e lavare i denti …

Anche questo può essere piacevole!

Anche il luogo dove viviamo andrebbe mantenuto pulito e ordinato, già più noioso tuttavia abitare in un luogo accogliente è anch’esso un piacere (casa mia casa mia, per piccina che tu sia…)

Diciamo che, ad andar bene, 10 ore al giorno sono piene per queste attività essenziali.

Ne restano 14! Neanche poche …

Se 8 ore servono per lavorare magari altre 2 o 3 ore servono per raggiungere il posto di lavoro.

E già questa è una grande fregatura, perché questo è tempo che nessuno ci paga, anzi dove sosteniamo spese per spostarci, oltre ai disagi dovuti ad un traffico spesso congestionato, costoso e disagevole.

Una organizzazione migliore ed il telelavoro potrebbero aiutarci, anche perché sembra che in fatto di tempo libero gli italiani siano gli ultimi in Europa …

E forse qualcosa si sta muovendo, con l’aiuto del governo (strano, ma sembra vero) e il beneplacito di tutti i sindacati (uuuhhh!).

Allora ben venga il maggiore spazio per noi stessi e per i nostri affetti, purché non venga buttato via davanti alla TV…

In effetti sembra che quello che ci rubano, che cercano di prenderci a nostra insaputa sia proprio il tempo, il NOSTRO TEMPO.

Questo tempo LIBERO, se non stiamo più che attenti, in realtà viene ingabbiato nelle abitudini che ci rimbambiscono: la TV o la droga (intesa come sigarette, alcool e altri stupefacenti) o lo sport inteso come tifo (soprattutto calcistico).

La cultura, l’arte, la pratica sportiva, l’amore, l’affetto hanno magari meno spazio nella nostra vita della pubblicità (che subiamo passivamente), di you tube, delle partite di calcio trasmesse in TV, del sesso pubblicizzato o venduto, delle avventure dei reality show o anche di Facebook e Internet che ci portano a volte a naufragare senza meta più che a navigare!

Insomma, teniamoci il nostro tempo e non lasciamoci fregare stupidamente!

Pretendiamo di avere il lavoro vicino, o i mezzi di trasporto efficienti, o di lavorare a casa.

Cerchiamo di avere attenzione per coloro che ci sono vicini, con cui abbiamo un rapporto di amore e di amicizia. Non finiamo per considerarli come una parte scontata del nostro quotidiano.

Ognuno di noi è VIVO.

Finché siamo in tempo!

Ritmo di Tamara de Lempicka -1925

Tamara de Lempicka

Idee per la Liberazione. Un fiore.

papavero - Sabine Meyer

Papavero – Foto di Sabine Meyer

Un fiore per la Liberazione.

Liberi di guardarci negli occhi

Liberi di non nascondersi

Liberi di non vergognarsi

Liberi di toccarsi

Liberi di conoscersi

Sperando di non dovere mai più essere clandestini, rendersi anonimi, invisibili.

Sperando che la paranoia e la paura possano diventare soltanto un lontano ricordo.

Dalla Riviera delle Palme ad Ascoli Piceno.

Sabine Meyer, fotografa, vive da alcuni anni nel Piceno.
Thomas Meyer, musicista e videomaker, esige sempre l’alta qualità nelle sue produzioni audio e video.
Il suo ClassicConcept effettua riproduzioni fedeli per differenti artisti in tutta la Germania.

Alla luce di questa esperienza i due fratelli Meyer hanno deciso di collaborare in un ambizioso progetto nell’estate del 2009, raccogliendo testimonianze di cultura, arte e gastronomia nel Piceno, sempre immerso in un contesto naturale di indiscutibile bellezza.

Ne risulta un documentario di 90 minuti denso delle più svariate esperienze, sempre con una grande attenzione per l’estetica.
Sabine Meyer ha saputo raccogliere in breve tempo il lavoro di artisti residenti nel Piceno.
Alcuni di loro sono nativi della splendida provincia di Ascoli Piceno, mentre altri si sono trasferiti proprio in questi luoghi, magari provenendo da altri Paesi Europei, seguendo una “magica” ispirazione che i paesaggi suggeriscono.
Scultori, pittori, poeti e musicisti si susseguono tra un panorama e l’altro illustrando con umiltà un assaggio del loro lavoro.
Un’attenzione particolare per i lavori antichi e tradizionali che hanno contribuito ad edificare il carattere Piceno.
Dalla pesca all’artigianato, dalla cucina all’agricoltura si può godere di una visione originale del territorio.
Il video evidenzia la relazione tra la cultura antica e le giovani generazioni che spesso hanno saputo raccogliere lo spirito delle tradizioni e utilizzarlo per la propria crescita.

PicenoRiviera ...

Il patrimonio artistico di Ascoli Piceno e di altri paesi della provincia sono descritti con cura dagli operatori culturali del luogo. Le immagini hanno una grande forza descrittiva ed artistica e i commenti definiscono semplicemente il contesto storico delle grandi opere riprese.

Infine la gioia delle feste e del divertimento traspare spesso nella bellezza del paesaggio.
Il mare e i dolci pendii delle colline tra viti ed ulivi, glicini e girasoli completano un percorso che risulta essere un semplice invito a visitare personalmente luoghi così ricchi di cultura ed accoglienti.

QUI L’INTERVISTA CON SABINE MEYER

Presentazione del Documentario
Ascoli Piceno Libreria Rinascita
Piazza Roma 7
DOMENICA 7 Febbraio 2010 ore 18:00

Da non perdere!


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