Grillo poeta, Grillo ossessione, Grillo istrione?
Sicuramente Grillo colpisce la sfera emotiva, elemento difficile da scaldare da parte di tutti gli altri politici, tutti centrati sugli aspetti economici della società, aspetti che attualmente inducono solamente stati depressivi.
Il furbo Grillo invece colpisce l’immaginario, alimenta la fantasia, genera speranze ed illusioni.
Un trionfo dell’Es, libero e ribelle, sull’Io tanto triste e costretto a fare i conti con la realtà.
Ma le motivazioni per il voto sono ormai sempre più irrazionali e Grillo ammalia, con il suo canto da sirena, il giovane che cerca un alito di colore nel grigiore della vita politica e anche persone di tutte le età desiderose di una ventata nuova ed una propensione al rischio.
Insomma, chi trova in lui un “padre” trasgressivo e chi trova in lui una fantasiosa identificazione che permette di agire rabbie e frustrazioni quotidiane, sublimandole in una risata…
Grillo è in grado di coinvolgere tutte le persone che nascondono una certa fragilità, ingenui propensi a seguire l’incantatore di serpenti.
Ben pochi conoscono infatti i suoi retroscena manipolatori, il suo grande tornaconto economico, la sua propensione alla censura.
Ormai il grande imbroglione è creato, ed è in grado di fare danni.
Ma sembra ormai più simile ad un Frankenstein sfuggito di mano ai suoi stessi creatori…
Commento scritto sull’articolo: Dove sta la forza di Grillo di Marco Belpoliti in DOPPIOZERO