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Lettera aperta a Paolo Barnard

Scrive Paolo Barnard il 3 Febbraio 2009:

Solo quando l’opinione pubblica occidentale saprà cosa è accaduto in Palestina dal 1897 al 1951, capirà…”

e poi cita Noam Chomsky:

… oggi la gente non tollera più la barbarie, e la Storia ci dimostra che quando la scopre si attiva per porle fine

Paolo consiglia ai suoi lettori il suo video

Palestina: capire il torto‘  (http://it.youtube.com/watch?v=5NBZjjj2Kh4)

e suggerisce: DIVULGATELO!

A casa mia questo significa offrire un’informazione e credere nel suo valore per poter CAMBIARE.

Ok?

Poi oggi, 15 Febbraio 2009, scrive un nuovo articolo:

Infobiotici

Inizia così:

E’ disperante. Siamo tossicodipendenti da informazione. L’urlo che si leva dalle masse degli italiani attiviinfodipendenti è sempre il medesimo: informateci, non mollate, ancora dosi, grazie! La risposta degli abili pusher è di inondare il mercato della sostanza.”

E conclude:

“Posso riproporre qui, a voi tutti, di piantarla di rincorrere le informazioni? Perché quello che non va lo sappiamo alla nausea, lo sapevano già alla nausea i nostri nonni, ce n’era abbastanza già allora per fare la rivoluzione nelle piazze. Posso riproporre che piuttosto che infodrogarsi dovremmo imparare ad agire? Tutti, non i soliti 0,2%. Cioè pensionare i ‘paladini della controinformazione’ (grazie, siete stati utili, Barnard incluso), e tornare a fare quello che uomini e donne comuni fecero dal ‘700 al ‘900? Cioè cambiare la Storia?

Oppure ditelo: ne siamo incapaci, troppa fatica, meglio l’infobiotico e rimanere inutili. Fatti da parte Barnard, c’è Annozero stasera.”

Scusa Paolo, ma io non ho neanche idea di come cominciare a cambiare la Storia.

Mi sembrava che Internet possa essere uno strumento utile in questo senso, ma mi sto ricredendo. Sembra essere soltanto un’altra droga.

Leggo te e mi dico: bene allora è giusto informare.

Poi leggo dopo due settimane e dico: no allora informare non serve a nulla …

Insomma, alla fin fine di quello che scrivi, cioè ieri A e oggi NON-A, mi resta ben poco da condividere.

Forse soltanto un’unica frase:

è disperante!

O no?

🙂

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P.S. In realtà condivido molto di più, però poi mi rendo conto che anche l’informazione oggi non si può fare se non produce ricchezza, profitto, denaro. Come non si può cambiare la Storia se non si accede alle risorse economiche … E allora? Andiamo tutti a rubare? Iniziamo a giocare a Robin Hood?

Bah!

Articolo correlato:

Pavidi schiavi o complici benestanti ? Commentando Paolo Barnard …

Internet: la macchina da guerra di Mr. Obama

Prima delle elezioni Usa mi ero interessato al personaggio Obama! E così mi sono iscritto alla sua Newsletter.

Adesso continuo a ricevere i suoi messaggi.

Egli, IMMANCABILMENTE, richiede denaro, donazioni, offerte. E a quanto pare ne ha anche ricevuti parecchi!

Ma ti sembra che un poveretto debba donare soldi a una macchina mangiasoldi come la Presidenza degli Usa?

Eppure evidentemente funziona!

L’ultima trovata: ti propone un calendario di 4 anni, la cui produzione potrà costare sì e no un paio di dollari, alla modica cifra di 35 dollari (offerta minima)

promettendo di consegnartelo entro il 24 Dicembre, data ideale per metterlo sotto l’alberello …

E chissà quanti americani ci cascano…

Almeno qui da noi Berlusconi i soldi ce li strappa dalle tasche senza pudore, ma di fessi disposti a regalarli a lui, nuovo Paperon de Paperoni,

forse non ne trova …

Che resta da dire?

Ognuno ha il Presidente che si merita!

O no?

🙂

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