Ecco il programma di Obama per l’ ISTRUZIONE
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Ero a Roma il 30 Ottobre per lo sciopero contro il decreto Gelmini sulla scuola.
Quanti colori, musica. Una gioia di ritrovarsi insieme in modo spontaneo che non vedevo da tantissimo tempo. Questo stare INSIEME era ben diverso dal movimento degli anni ’70, sempre nervoso, sempre aggressivo, sempre schierato dietro alle bandiere rosse.
C’erano tanti colori il 30 Ottobre a Roma! Anche il rosso, certo, ma non era per niente prevalente!
C’erano cartelli fatti a mano! C’erano giocolieri ed artisti di strada! C’erano musicisti! Insegnanti e genitori venuti da lontano! Studenti composti e allegri, nonostante le mazzate tirate dalla Gelmini!
E un sorriso accomunava tutti!
Questo sorriso, se sapremo mantenerlo, ci porterà lontano!
La legge della Gelmini impone il grembiule per i bambini? Ok! Ma non impone che debba essere tutto di un colore!
Allora lasciamo colorare ai bambini i loro grembiuli e facciamoli diventare un segno di creatività!
Il grembiule vorrebbe rendere i bambini tutti grigi e tutti uguali!
Ma a noi piace la diversità!
A Roma il 30 Ottobre era impressionante tutto il colore che c’era.
La gioia e la voglia di stare insieme! Tutto questo non può sciogliersi nel nulla.
Si potrebbe mettere un bel grembiule colorato anche alle superiori!
Sarebbe un bel segnale per manifestare un dissenso che coinvolge tutta la società !
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Non ho parole, solo risate …
Intervista con Ministro Gelmini
(imitata da Caterina Guzzanti)
Tratto da You Tube – Parla con me
La manifestazione di Roma del 31 Ottobre è stata piena di colori, gioia e fantasia. Sono le armi giuste per combattere il grigiore che vuole renderci tutti tristi.
Diciamo di No!
un Clic e …
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Un Clic QUI per leggere e scaricare il Decreto Gelmini e il Piano Programmatico N. 133
Non so più se è cambiato il mondo, se sono cambiato io o se le forze politiche che gestiscono attualmente questo Paese sono talmente impazzite da trovare in FAMIGLIA CRISTIANA un ultimo appiglio per aggrapparsi al buon senso.
Quando ero ragazzino ricordo questo giornalino a casa di una mia zia bigotta e lo trovavo assolutamente illeggibile per il suo modo di sposare sempre le scelte della vecchia Democrazia Cristiana. Uno schifo per me, quando ero studente militante della sinistra extra-parlamentare.
Oggi condivido ogni parola di questo semplice articolo, che trovo così facilmente comprensibile. Eppure Berlusconi e la sua cricca sono capaci di indicare Famiglia Cristiana come un covo di estremisti CATTO-COMUNISTI!
La Chiesa è causa di tanti danni, primo fra tutti l’opposizione agli anticoncezionali e all’uso del preservativo! Una politica irrazionale che è causa di tante MORTI! Un vero delirio!
…
…
Ma questo arrticolo sul Decreto Gelmini lo condivido fino all’ultima virgola! E’ proprio un mondo a testa in giù!
Ecco l’articolo di Famiglia Cristiana. Come non essere d’accordo ?
VIA AUTORITARIA E DECRETI LEGGE NON FANNO BENE ALLA SCUOLA E AL PAESE
NON CHIAMIAMO RIFORMA
UN SEMPLICE TAGLIO DI SPESA
Secondo il filosofo Antiseri, «il grembiulino e il voto di condotta sono condivisibili, ma sono cose marginali, direi futili. Colpire la scuola e l’università significa colpire il cuore pulsante di una nazione».
Secondo gli esperti, nell’andamento dell’economia il capitale umano vale fino all’80 per cento della ricchezza. È ovvia, quindi, l’importanza che l’istruzione ha nello sviluppo. Eppure, in Italia c’è chi fa finta d’ignorarlo. E non ci si preoccupa se due terzi della popolazione, tra i 16 e 65 anni, presenta “insufficiente competenza alfabetica funzionale” (cioè, ha difficoltà 17 volte più della media europea a usare il linguaggio scritto per un ragionamento, anche modesto).Studenti e professori hanno seri motivi per protestare. E non per il voto in condotta o il grembiulino (che possono anche andar bene), ma per i tagli indiscriminati che «colpiscono il cuore pulsante di una nazione», come dice il filosofo Dario Antiseri. Nel mirino c’è una legge approvata di corsa, in piena estate. La dicitura è roboante: “Riforma della scuola”; più prosaicamente “contenimento della spesa”, a colpi di decreti, senza dibattito e un progetto pedagogico condiviso da alunni e docenti.
Non si garantisce così il diritto allo studio: prima si decide e poi, travolti dalle proteste, s’abbozza una farsa di dialogo. Il bene della scuola (ma anche del Paese) richiede la sospensione o il ritiro del decreto Gelmini. Per senso di responsabilità; l’ostinazione, infatti, è segno di debolezza. Né si potrà pensare di ricorrere a vie autoritarie o a forze di polizia. Un Paese che guarda al futuro investe nella scuola e nella formazione, razionalizzando la spesa, eliminando sprechi, privilegi e “baronìe”, nonché le “allegre e disinvolte gestioni”.
Ma i tagli annunciati sono pesanti: all’università arriveranno 467 milioni di euro in meno. Nei prossimi cinque anni il Fondo di finanziamento si ridurrà del 10 per cento. Solo il 20 per cento dei professori che andranno in pensione verrà sostituito. Come dire: porte chiuse all’università per le nuove generazioni.
Tremonti ha dettato la linea, la volenterosa Gelmini è andata allo sbaraglio, spacciando per riforma la scure sulla scuola. Nessun Governo era giunto a tanto, anche se i vari ministri dovevano sempre chiedere in ginocchio le briciole al Tesoro. Oggi l’università italiana ha una “produttività” pessima, ha il record mondiale dei fuori corso, la metà delle matricole non arriva alla laurea. Per i dottorati di ricerca stiamo peggio della Grecia: 16 ogni mille abitanti (in Francia sono 76 e in Germania addirittura 81).
Che contributo si può dare alla formazione del capitale umano tra resistenze e tagli di bilancio? Pochi sanno che lo stipendio dei professori universitari non è regolato da contratto nazionale ma, come per magistrati e parlamentari, aumenta automaticamente ogni due anni, senza controllo. Gli stipendi si portano via l’88 per cento del Fondo dello Stato alle università. Percentuale destinata a salire con i tagli, con grave danno a didattica e ricerca. La riforma dell’istruzione la chiedono tutti. Nessuno, però, la ritiene una “priorità”. Si procede solo con slogan nelle piazze e improvvisazioni politiche.
Un Paese in crisi trova i soldi per Alitalia e banche: perché non per la scuola? Si richiedono sacrifici alle famiglie, ma costi e privilegi di onorevoli e senatori restano intatti. Quando una Finanziaria s’approva in nove minuti e mezzo; quando, furtivamente, si infilano emendamenti rilevanti tra le pieghe di decreti legge, il Parlamento si squalifica. Ci siamo appena distratti, che già un’altra norma “razziale” impone ai medici di denunciare alla polizia gli immigrati clandestini che bussano al pronto soccorso.
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Studenti di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma protestano …
(Foto dal Corriere della Sera on line)
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Per evitare di parlare a vanvera del Decreto Gelmini metto a disposizione i due documenti integrali:
Scaricate pure i documenti e leggeteli tranquillamente (si fa per dire …)
Speriamo ci lascino almeno una copertina!
Ogni tanto frequento il legno storto .
Trovo a volte articoli scritti con intelligenza, interessanti e a volte condivido perfino certe osservazioni.
Qualche giorno fa ho trovato un articolo sulla scuola elementare di Stefano Zecchi ed essendo tra i miei interessi ho letto e iniziato a commentare, offrendo il mio contributo e la mia esperienza.
Ecco il mio commento che ha messo in moto i fans di Berlusconi, subito pronti ad esaltare l’operato del governo, anche quando esso è contrario ad ogni logica …
= = =
Scrive l’autore:
“La politica sindacale da trent’anni ha massificato il ruolo docente, non ha puntato alla qualità ma alla quantità, ha considerato la distinzione di merito come un reato contro l’idea di giustizia, ha degradato la professione proletarizzandola invece di sostenerla economicamente per renderla rispettabile agli occhi della società. La linea Brunetta-Gelmini sull’impiego pubblico e, nello specifico, scolastico è decisiva e va perseguita senza esitazioni. In una fase di transizione (necessaria) sarà molto meglio avere classi affollate perché diminuiscono gli insegnanti, che però saranno ben selezionati e ben pagati, piuttosto che avere pochi studenti per molti insegnanti, mal pagati e dequalificati.”
Come se la formazione degli insegnanti l’avessero fatta i sindacati …
Come se Italia non ci fosse mai stata la DC e il suo clientelismo …
Come se avere classi superaffollate facilita il lavoro di qualcuno … o è la via maestra per MIGLIORARE …
Incredibile!
Come se la riscoperta del maestro unico, in una scuola elementare che è l’unico grado di istruzione che funziona decentemente in Italia (6° in classifica in Europa a questo livello), fosse un colpo di genio della Gelmini, altra signora arrivata grazie a qualche esame facile fatto, guarda caso, in Calabria dove si passa più facilmente …
Quanta ipocrisia, cari signori!
L’unica realtà è la seguente: manteniamo il popolo ignorante, sarà più semplice ipnotizzarlo con la TV.
Questa è la politica di Berlusconi, e gli sforzi per camuffarla assumono un non so che di patetico …
Scusate il disturbo …
= = =
Dopo un paio di interventi dei fans, continuo cercando di portare un contributo un po’ diverso, ma osservando il controsenso dei tagli alle spese spacciati per miglioramento …
= = =
Andare ormai a sindacare di chi sia la colpa penso serva a ben poco , se non a portare acqua al mulino di qualcuno. Ormai la frittata è fatta e l’ignoranza impera sovrana, su questo non c’è dubbio.
La crisi è più profonda nelle scuole medie dove le turbe adolescenziali dei ragazzi che le frequentano hanno il sopravvento su qualsiasi altra cosa.
I ragazzi ad una certa età sono ipersensibili ed hanno bisogno di essere ascoltati e seguiti da persone che abbiano una preparazione psicologica tale da poter recepire i loro bisogni profondi. Insegnanti e genitori possono conseguire una maggiore preparazione in questo campo.
Non credo che in questo senso possa essere utile un ritorno di autoritarismo, qualche grembiulino o il 5 in condotta.
Ho sempre pensato che per attuare delle migliorie bisogna investire, e nella scuola significa investire soprattutto sulle risorse umane.
Come possiamo credere che interventi che attuano dei tagli delle spese drastici possano realmente attuare un qualche miglioramento?
Bisogna avere il paraocchi ed essere schierati per poter credere a questa favoletta.
A meno che questo governo non abbia trovato una bacchetta magica, come vuol farci credere.
Peccato che a me non risulta …
= = =
Poi il discorso si allarga, ma tengo ben salda la domanda fondamentale, alla quale, purtoppo, i fans non possono dare alcuna risposta …
= = =
Come possiamo credere che interventi che attuano dei tagli delle spese drastici possano realmente attuare un qualche miglioramento?
(…)
Ma andiamo oltre. Quel grembiulino l’ho portato anch’io. L’abito non fa il monaco e non credo che portarlo o non portarlo possa essere in qualche modo educativo o diseducativo. Ognuno cresce e si forma al di là del grembiulino. Mi sembra più un accessorio inutile oggi. Ai tempi ricordo che si scriveva con penna pennino e calamaio e le macchie di inchiostro erano all’ordine del giorno.
Il grembiule aveva dunque una sua utilità. Spacciarlo oggi per una riforma fondamentale è una semplice presa in giro per qualche nostalgico.
(…)
= = =
Altro tema dei fans della Gelmini: i bambini in piazza con i genitori a manifestare sono STRUMENTALIZZATI! E io ribatto:
Se parliamo di strumentalizzazione dei ragazzi che vanno a manifestare insieme ai genitori (o che sono semplicemente insieme a loro in una occasione approfittando per fare un po’ di “cagnara”) poiché pensiamo che i ragazzi ad una certa età NON SONO IN GRADO DI DISCERNERE, a maggior ragione non si dovrebbe impartire un insegnamento di una religione, qualunque essa sia, o anche dell’ateismo, con tanto di catechismo e indottrinamento di vario genere (cattolico o musulmano o induista che sia).
O si ha rispetto SEMPRE per la giovane età, oppure non si va a raccontare che gli altri strumentalizzano. E’ semplice logica.
Qualunque altra considerazione equivale a dire che Lei ha ragione e io ho torto “perché sì” …
Quanto alla scuola che separa dai genitori, non è tanto un problema legato alle persone, ma riferito alle istituzioni.
Anche gli ospedali possono essere momenti di separazioni traumatiche. Per esempio cominciano fin dalla nascita dove i neonati ben difficilmente possono restare subito vicini alla madre e attaccarsi al seno come indicato dai protocolli internazionali.
Tuttavia sinceramente nelle proposte della Gelmini di aspetti positivi non riesco a vederne. Sarei più contento se si tagliasse qualche risorsa alla Difesa investendo di più nella Pubblica Istruzione.
(…)
Questo sì sarebbe un atto di civiltà.
===
Chi vuole seguire tutta la serie di commenti si può accomodare:
L’articolo: E dopo le elementari …
In sostanza le mie argomentazioni sono relative a due temi cui i fans di Berlusconi non riescono a rispondere:
1. Come possiamo credere che interventi che attuano dei tagli delle spese drastici possano realmente attuare un qualche miglioramento?
2. I fans gridano allo scandalo per i bambini e i ragazzini che hanno partecipato alle manifestazioni contro il decreto Gelmini e allora faccio notare che “Quando parliamo di strumentalizzazione dei bambini ci andrei cauto. Io credo che la spiegazione più semplice della storia è che i genitori, volendo partecipare alle manifestazioni, hanno portato i bambini con loro, cosa di per sé buona e giusta, migliore di parcheggiarli chissà dove e, già che c’erano li hanno fatti anche divertire.
Se si parla di strumentalizzazione e indottrinamento non si può far finta di non vedere il vero INDOTTRINAMENTO praticato in Italia dalla religione cattolica, con la complicità dello Stato e della scuola, impartendo lezioni di catechismo su ignari bambini che a sei o sette anni si preparano per la prima comunione !!!”
A questo punto interviene Marco Cavallotti vero fan di Berlusconi D.O.C. che impunemente, senza dire nulla agli ignari lettori, con un rapido commentino mi banna!, togliendomi la possibilità di intervenire.
Trovate tutto nei
Passa qualche giorno e i fans continuano i loro beati dialoghi autocelebrativi
Infine oggi avevo un po’ di tempo e mi sono iscritto nuovamente con una nuova mail, lasciando il mio commento:
= = =
giosby BANNATO
E dopo le elementari … 25/10/2008 13:11
Qui trovate la copia della pagina web che ho appena fatto in tempo a salvare sul mio computer. Il mio commento è in fondo
Qui ancora lo screen shot del commento apparso e, pochi secondi dopo, il commento scomparso.
Morale della favola: questo è il modo in cui Berlusconi e i suoi fans gestiscono l’informazione!
Se qualcosa li mette in difficoltà, se ci si mette nella condizione di ragionare sono pronti a cancellare e sopprimere qualsiasi cosa disturbi il loro potere!
Questo è il rispetto della democrazia che hanno questi signori!
Speriamo che si limitino soltanto a CENSURARE nei loro siti, ma con tutti gli spazi mediatici che si ritrovano come faremo mai a capire quali sono i loro spazi?
O no?
“la reintroduzione dei voti in decimi vuole contribuire a ridare chiarezza alla scuola.”
ovvero avevamo bisogno di lei per capire che:
OTTIMO = 9
DISTINTO = 8
BUONO = 7
SUFFICIENTE = 6
NON SUFFICIENTE (N.S.) = 5
Poi aggiunge:
“Se un motore è guasto, è inutile e controproducente mettere più benzina nel serbatoio. Io dico aggiustiamo il motore, restituiamo alla scuola i compiti che le sono propri, innalziamo il livello di qualità avendo al centro i nostri ragazzi e il loro futuro. “
Peccato che lei di aggiustare il motore proprio non c’è verso. Al massimo un ritocco alla carrozzeria con i grembiulini nuovi. Ma per aggiustare il motore servono i soldi e i pochi che c’erano li ha tolti via. Qui manca non solo la benzina, ma il motore è grippato e le ruote non ci sono. A questo punto togliamo anche la benzina dal serbatoio, avrà pensato Maria Stella (bella stellina …) tanto la macchina non va comunque …
Ma lei, che è sicuramente molto colta,
inventa due nuove bellissime parole:
“Ci sono due slogan che rendono difficile il processo riformatore in Italia. E cioè il benaltrismo (“ma la questione è ben altra!”) e il “piùsoldismo”, l’illusione che ogni problema si risolva concedendo più risorse. La storia italiana è piena di esempi dove “benaltrismo” e “piùsoldismo” hanno prodotto spreco di risorse e incancrenirsi dei problemi”
Sentivamo davvero la mancanza di questi due termini!
A me hanno insegnato che “CHI E’ BUGIARDO E’ LADRO”
Ma allora perché tanta gente non sta in galera?
Citazioni da Il sussidiario
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Sembra che la chiusura del governo verso la scuola sta suscitando qualche protesta.
Alcune notizie sono confortanti, come 30.000 persone a Torino, anche se sui giornali non se ne trova notizia… (o quasi…)
Altre meno.
Per esempio: alla convocazione dei genitori per le elezioni dei rappresentanti erano presenti ieri una ventina di genitori su una popolazione di circa 500 studenti.
E’ soltanto un esempio della scarsissima partecipazione. Sembrano notizie contrastanti.
Ma forse proprio dal mondo della scuola può nascere quella spinta verso una innovazione che tutti auspicano. In fondo l’unica data che si ricorda ancora come segno di cambiamento è ancora il ’68 di 40 anni fa.
Con i suoi pro ed i suoi contro. Spero soltanto che le forme di protesta e le proposte di cambiamento assumano toni veramente CIVILI e CREATIVI allo stesso tempo, senza MAI trascendere in forme violente che NON SERVONO a niente e a nessuno, se non a creare isolamento …
Senza partecipazione non abbiamo speranza di cambiare !
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