Ricordi
lontani e vicini
vivi e sbiaditi
canzoni come sculture
scolpite nel tempo
datate come un vino
attuali o improponibili
è soltanto una questione
di memoria.
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Conformismo nel tempo.
Oggi un orecchio dilatato suscita impressioni contrastanti.
Sembra un marchio indelebile, un segnale inequivocabile, di ribellione, di libertà, di allergia alle regole implicite, di insofferenza ai benpensanti, coloro che si fermano all’apparenza e sono pronti a giudicare.
Ci vuole un po’ di coraggio per essere così. Bisogna sentirsi forti. Sicuri nella propria identità.
Bisogna voler sfidare il conformismo imperante pronto sempre a condannarti prima di conoscerti.
Era così anche nel ’76.
Bastava il capello lungo per essere nel mirino.
Era un segnale di riconoscimento: ribelle, anticonformista, probabilmente drogato, insofferente alle regole.
Eppure oggi io, ribelle di un tempo, allergico alle convenzioni e ai pregiudizi, faccio fatica ad accettare un orecchio dilatato.
Sarà un segno di vecchiaia? Di adeguamento ad una società superficiale, dove l’immagine esteriore condiziona il pensiero dei luoghi comuni?
O sarà soltanto una malinconia per un senso di libertà e di ribellione che sembra soltanto una ricchezza personale, lontana nel tempo.
O la coscienza che quella lontana illusione di libertà sia ormai sfumata, per quanto camminare a testa alta sia sempre e comunque un orgoglio, con accanto il proprio ideale di libertà.
Un libertà che è intesa in fondo come anarchia, ma con un profondo rispetto dei diritti di ognuno, prima di tutti quello di apparire come ci pare.
Grazie Tiziano, anche tu mi insegni qualcosa …
MUSICA e CINEMA commentano la vita !
Molte volte mi capita di pensare una risposta in musica o rivedendo la scena di un film, adatta ad esprimere un sentimento particolare, uno stato d’animo o che calza a pennello per rispondere a qualcuno …
Ecco qualche esempio:
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L’ombelico del mondo – Jovanotti
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Il gioco delle tre carte – Edoardo Bennato
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Ma che ce frega … – Gabriella Ferri
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Grande, grande, grande … – Mina
- Alba chiara – Vasco Rossi
- Le Pietre – Antoine
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Ancora tu – Lucio Battisti
- APPLAUSI !
- Mina e ALberto Lupo – Parole parole …
- Volare – Domenico Modugno
- Vedrai vedrai … di Luigi Tenco
- Per una lira – Lucio Battisti
- Azzurro – Adriano Celentano
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Fango – Ricky Gianco
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L’avvelenata! – Francesco Guccini
- Mangiafuoco – Edoardo Bennato
- Nun te reggae più – Rino Gaetano
- Confusione – Lucio Battisti
- Scandalo – Gianna Nannini
- The End – The Doors
- Prima di partire per un lungo viaggio – Irene Grandi
- Bisogna saper perdere – The Rokes
- Alice – Francesco De Gregori
- Anna – Lucio Battisti
- O Superman – Laurie Anderson
- Nessuno mi può giudicare – Caterina Caselli
- Finché la barca va … – Angelo Branduardi
- Che sarà – Josè Feliciano
- Ho visto anche degli zingari felici – Claudio Lolli
- Canzone intelligente – Cochi e Renato
- In Italia – Fabri Fibra e Gianna Nannini
- Vita Spericolata – Vasco Rossi
- Dio è morto – Francesco Guccini
- Power to the people – John Lennon
- Canzone del Maggio – Fabrizio De Andrè
- C’era un ragazzo – Gianni Morandi
Tante piccole storie, da utilizzare come una punteggiatura, inserendole in un discorso più complicato, come quando ti ritrovi invischiato in una ragnatela …
Un Clic QUI per leggere La Ragnatela del Grillo !
L’avvelenata!
Questo brano spesso rispecchia il mio stato d’animo!
Francesco Guccini è un grande poeta …
Le sue canzoni hanno lasciato un graffio indelebile nella storia della musica italiana.
Un Clic QUI per leggere La Ragnatela del Grillo
Articolo già pubblicato nel primo blog di giosby