Leggo alcuni commenti che arrivano su questo blog e mi viene qualche riflessione.
Alcune persone che commentano qui dentro sono legate da un filo comune, un atteggiamento simile rispetto al mondo.
Proviamo a metterlo a fuoco.
Siamo delusi dalla gestione delle attività in questo mondo e in Italia soprattutto.
Troviamo che la politica sia quasi sempre una forma di corruzione più che di libero dibattito per la costruzione delle cose migliori per la gente
Siamo delusi delle forme di protesta finora sperimentate che non portano a nulla, dal ’68 a Grillo, dai comunisti al PD, al No Global, ai radicali, al movimento per la pace etc etc etc
Siamo disillusi della possibilità di cambiamento reale, ma alla fine siamo talmente onesti da vedere che in fin dei conti non facciamo nulla di concreto per cambiare le cose.
Siamo convinti che continuare a gridare non serve (quasi) a niente.
Sentiamo il bisogno di “fare qualcosa” ma NESSUNO sa in concreto CHE cosa.
Questo è ciò che mi sembra.
La REALTA’ di questo “gruppo potenziale” è che ognuno vive una sua realtà ben diversa, quasi sempre a centinaia di chilometri l’uno dall’altro, eppure uno spirito comune ci accomuna.
Come fare a utilizzare questo potenziale di energie e non sprecarlo nell’autocommiserazione?
Come creare un gruppo che possa crescere in numero e in capacità di INTERVENTO sulla società?
Ritorna qui in gioco la mia passione per la scuola, o meglio il mio disgusto per la scuola e la passione per l’educazione.
Perché penso che soltanto l’educazione dei più giovani potrà aiutarci ad uscire dal tunnel e perché penso che riuscire a trasmettere la nostra esperienza sia molto difficile.
Voglio fare una premessa: NON SONO UN EROE. Credo che i “poteri forti” sono in mano a gente senza scrupoli, chiamiamoli mafiosi, corrotti, fascisti, comunisti, quello che vogliamo. Credo comunque che questi poteri dove vedono SERIAMENTE intaccati i loro interessi ECONOMICI sono disposti a commettere qualsiasi NEFANDEZZA per difendere il loro POTERE.
Io non voglio trovarmi nel loro MIRINO. Sono un vigliacco? Va bene. Ma come faccio a combattere una battaglia dove tutti sanno perfettamente nomi e cognomi dei boss, dei padrini, dei capi bastone, dei corrotti, dei corruttori, dei killer e NESSUNO vuole e può intervenire?
In Campania o in Calabria o in Sicilia rivolgersi alla Polizia o ai Carabinieri è PERICOLOSO. Questi “poteri” sono protetti e noi no siamo NESSUNO. Possiamo essere schiacciati come mosche come se niente fosse. E io vorrei continuare a RONZARE ancora un po’!
Detto questo, se solo nel mio piccolo riuscissi a dare un piccolo contributo per formare delle coscienze che iniziano a individuare in questo STRAPOTERE degli ASPETTI ECONOMICI all’interno della nostra società una specie di CANCRO che fa perdere di vista alla razza umana il SENSO della propria esistenza, penso che potrei essere contento di aver dato il mio umile contributo all’evoluzione.
Non mi piace parlare di BENE e MALE che si scontrano sulla Terra e dobbiamo decidere da che parte stare.
Mi piace vedere che ognuno di noi, in Occidente, NON HA SERIAMENTE il problema della sopravvivenza, eppure abbiamo TUTTI un vago senso di infelicità, di insoddisfazione.
Perché? E perché invece di trovare soluzioni a QUESTO problema cerchiamo sempre di risolvere problemi ECONOMICI?
Ho una chiave di lettura di questo malessere: la società con tutte le sue INTERFERENZE ci allontana dai nostri AFFETTI, cominciando da SUBITO, alla NASCITA e anche prima a SEPARARE i figli dai genitori.
La società insegna ai figli a crescere nel DISPREZZO di chi gli vuole più bene, cioè i genitori.
L’EMANCIPAZIONE dei figli passa attraverso la SEPARAZIONE dai genitori e questa separazione si conquista in modo ECONOMICO, cioè pensando che ciò che è VERAMENTE importante per il proprio EQUILIBRIO non è tanto la capacita di AMARE ed ESSERE AMATI, MA la possibilità di UNIFORMARSI al gruppo dei pari grazie a ABBIGLIAMENTO, TELEFONINI etc etc, cioè a BENI DI CONSUMO che manifestano ESTERIORMENTE il proprio BENESSERE.
Allora forse possiamo cercare di creare la MODA della NON-MODA!
Questa OSSESSIONE di distinguersi dagli altri grazie a un particolare ESTETICO come un orecchino o un tatuaggio o una maglietta particolare etc etc denota in realtà un vuoto di diversità INTERIORE.
Mi rendo conto che sto divagando troppo e questo discorso manca di CONCRETEZZA.
Cosa propongo di CONCRETO?
Un gruppo di studio e di OSSERVAZIONE.
Rapporti ECONOMICI e rapporti AFFETTIVI.
Restiamo pure chiusi dietro ai nostri monitor a picchiettare sulle tastiere. Però iniziamo ad OSSERVARE e a riportare queste OSSERVAZIONI in uno spazio che può essere questo blog o possiamo crearne uno nuovo appositamente.
OSSERVIAMO che TUTTI i giorni DOBBIAMO muoverci per risolvere il nostro quotidiano problema ECONOMICO, ma VOGLIAMO muoverci per ESPRIMERE i nostri SENTIMENTI, le nostre PASSIONI il nostro AMORE.
OSSERVIAMO che un ABBRACCIO o un SORRISO ci rendono molto più sereni di qualunque OGGETTO NUOVO che possiamo COMPRARCI!
Certo per COMUNICARE queste osservazioni bisogna rendere pubblica la nostra vita intima?
Non necessariamente. Possiamo scrivere di altri, o osservare noi ma scrivendo come se parlassimo di qualcun altro.
Creiamo gruppi di ricerca. Cerchiamo di trovare un senso allo stare insieme che non sia necessariamente legato a una protesta.
Ho partecipato alla manifestazione anti Gelmini a ROMA tempo fa ….
La sensazione era che semplicemente fosse bello essere lì tutti insieme.
Lo sapevamo tutti che non avremmo bloccato l’orribile decreto, ma poter essere insieme in un momento di unità collettiva era piacevole. Tutti ridevano e sembravano contenti!
Probabilmente qualcuno non sapeva neanche perché era lì ma, SEMPLICEMENTE ERA BELLO esserci.
Allora perché non creare momenti in cui RINUNCIAMO a essere insieme perché vogliamo cambiare il mondo, ma molto più realisticamente STIAMO INSIEME perché SIAMO GIA’ IL CAMBIAMENTO.
Non so se si capisce.
In pratica la PROPOSTA CONCRETA:
Creiamo gruppi che hanno il piacere e il desiderio di stare insieme.
Creiamo gruppi dove osserviamo aspetti ECONOMICI – come fonte di malessere – e aspetti AFFETTIVI – come fonte di benessere.
Creiamo gruppi dove le generazioni si incontrano – nonni, figli, genitori.
Creiamo gruppi di “sopravvivenza emotiva”.
Dimentichiamoci di distruggere il POTERE, creiamo semplicemente nuove fonti di benessere che non hanno interesse per ciò che il POTERE ci contrabbanda come il BENE SUPREMO.
Pensiamo a un FONDO alternativo al SUPERENALOTTO. I posti dove si gioca a questo super enalotto sono sempre più affollati! Quanti soldi vengono buttati via così?
Se soltanto un paese intero utilizzasse i soldi buttati via nel super enalotto con la chimera di un arricchimento INDIVIDUALE in un fondo per la costruzione di un PICCOLO PROGETTO COLLETTIVO la comunità potrebbe usufruire di molti benefici. Pensiamo soltanto a una biblioteca o ludoteca, se proprio ci piace giocare …
Pensiamo a un fondo dove mettere il denaro piuttosto che comprare le sigarette o la droga.
Creiamo spazi dove NON SAPPIAMO COSA FARE, ma vogliamo ESSERCI e SENTIRCI.
Tutte utopie?
Datemi una leva e solleverò il mondo!
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