Tra la fine del 1997 e il settembre del 2004 ho vissuto ad Albino, più precisamente nella sperduta frazione di Casale in Val Seriana, anzi nella piccola Valle del Lujo in provincia di Bergamo.
Non rimpiango molto di Albino, non rimpiango il freddo di quei luoghi e neanche la neve e il ghiaccio, Non mi manca il dialetto bergamasco, che per altro non ho mai capito…
Mi manca però la Biblioteca di Albino!
Era un luogo per niente speciale, però aveva un archivio di libri pressoché infinito. Inoltre, cosa fantastica, si potevano richiedere anche i libri appena usciti e loro, i magici bibliotecari, li ordinavano e li facevano arrivare o da qualche altra biblioteca, oppure li compravano per permetterti di portarli a casa e leggerli in tutta tranquillità.
Fantastico!
Inoltre si potevano portare a casa tutti i libri che si voleva.
I nostri figli erano bambini in quegli anni e spesso uscivamo dalla biblioteca con due borsoni pieni di libri, per andare a casa e guardarli o leggerli, per scoprire magari che molti di loro non ci piacevano! E allora via, riportarli e trovarne degli altri…
Un gioco senza fine che permetteva però a tutti noi di familiarizzare con la cultura, con la lettura, con le immagini, con la carta stampata.
Un modello simile alla open source? Una fonte dove tutti attingono a piacere. Un modo di gestire gli oggetti usandoli e poi continuando a metterli a disposizione della collettività.
Io ho sempre avuto un sogno per il traffico cittadino: le macchinine dell’autoscontro dei luna park. Tante macchinine elettriche che funzionano con un gettone, che ci portano fin dove ci serve e che lasciamo sempre libere per il prossimo utente.
Il mercato dell’auto è in crisi! Ma è mai possibile che a nessuno venga in mente che possiamo produrre veicoli di uso più collettivo, produrne di meno, avere tutti meno costi e concepire un sistema completamente diverso di mobilità?
Condivisione, ecco forse la parola magica!
Share!
Che poi è un discorso generale sul poter fruire della musica, dei film, dell’arte …
Perché mai dovremmo spendere un mucchio di soldi per leggere un libro o per guardare un film?
O no?
🙂
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Ciao giosby!
Che bella l’immagine che hai dato della biblioteca! Purtroppo non ovunque è così semplice prendere in prestito libri e magari richiederne di nuovi. Per fortuna in alcuni luoghi la possibilità c’è ancora. Pensa ad esempio se si creassero biblioteche di quartiere, dove custodire i libri di tutti gli abitanti. Compro un libro, lo leggo e lo porto lì, in modo che altri possano usufruirne e io stessa possa usufruire di quelli portati dagli altri. Sarebbe bello magari vederci anche dei libri scolastici, e ragazzi che condividono in questo modo anche lo studio.
“Tante macchinine elettriche che funzionano con un gettone, che ci portano fin dove ci serve e che lasciamo sempre libere per il prossimo utente.” Bellissimo!!! Ma veramente tanto! Sarebbe quasi il caso di farne una proposta vera e propria.