Mentre negli Stati Uniti uno dei due candidati alla presidenza è un uomo di colore, in Italia ci stiamo distinguendo per orribili episodi di intolleranza.
L’omicidio a sprangate di un uomo al grido di “negro di merda”, anche se le pubbliche amministrazioni dicono che il razzismo non c’entra niente…
A Parma due episodi a distanza ravvicinata di tempo: una donna nigeriana rinchiusa in cella e buttata per terra seminuda, con la semplice didascalia di “prostituta” messa dai giornali e poi un ragazzo, Emmanuel Bonsu Foster, maltrattato malamente dai vigili di Parma, sempre con l’infamante accusa:
NEGRO !
Ma c’è un fatto che mi allarma di più, ed è una brutta abitudine che vedo nei ragazzi.
I ragazzi si insultano dandosi del “NEGRO” ! Oppure spesso insultano dicendo: “handicappato” “mongoloide”.
Sono abitudini del linguaggio a cui i ragazzi non fanno neanche caso, termini che usano con noncuranza, leggerezza.
Eppure ogni volta che io sento un ragazzo rivolgersi a un altro in questo modo mi viene un brivido e mi sento di intervenire, di iniziare a parlare con questi ragazzi, di farli pensare a come si sentirebbero loro ad essere discriminati per qualche aspetto del loro fisico, il colore degli occhi o dei capelli, la loro altezza o il loro peso. Eppure è più facile chiamare qualcuno ciccione o nano, piuttosto che stare vicino a chi è diverso dalla “norma”.
Io in tutto questo non ci vedo niente di normale, ma tutti questi atteggiamenti sono tollerati dagli adulti, che quasi sempre assistono a episodi del genere nella più totale indifferenza!
Allora forse siamo proprio noi adulti il vero problema. Siamo noi ad essere intolleranti e a sentirci superiori e privilegiati! E guai a chi tocca i nostri privilegi!
Allora potremmo fare una bella prova, andarcene in giro per un po’ con la pelle nera e poi forse inizieremmo a capire … Sì perché certe cose non si riescono a spiegare, bisogna provarle sulla propria pelle!
Nella scuola, se qualcosa funzionasse, si potrebbero organizzare delle drammatizzazioni su questi temi, sulla diversità, sul bullismo e sull’intolleranza.
Perché siamo tutti diversi, nonostante la Gelmini voglia mettere a tutti il grembiulino per sembrare tutti uguali! Una vera presa in giro …
Ecco perché io vorrei …
Vorrei la pelle nera !
Articoli correlati:
Lasciamo un impronta: siamo tutti ROM !
Cina: ma i cinesi siamo anche noi?
Vai a leggere e scaricare La Ragnatela del Grillo
oppure inizia a leggere la sinossi …
Robe da matti!
Sul nuovo sito di Sabina Guzzanti ho segnalato questo post e ho preso 3 voti negativi …
http://www.sabinaguzzanti.it/2008/09/29/conto-alla-rovescia/#comment-112
Per adesso …
Ma allora il razzismo si nasconde dappertutto …
O no?
🙂
penso non siano d’accordo con la tua persona… dire ogni tanto una cosa decente e sparare cazzate dalla mattina alla sera crea quella cosa chiamata “antipatia”. Abituatici.
Sì Maria, peccato che si fa più veloce a mettere una bella etichetta che a guardare ai contenuti. E’ un bel sistema per mandare il mondo a rotoli.
Poi, quanto alle cazzate, bisogna anche saper dialogare per mostrare l’inconsistenza delle opinioni altrui, cosa che da quelle parti, purtroppo, non mi è successa quasi mai …
Più che insulti e insulse accuse di “fascismo” non ho mai trovato!
Un vero peccato …
Io mi sento di dire che ogni giorno che passa il razzismo si nasconde sempre di meno. Da piccoli particolari della vita di tutti i giorni mi accorgo che certe mosse mediatiche di alcuni politici italiani hanno dato l’approvazione alle ideologie meno tolleranti di quelle persone che prima avevano qualche remora a dimostrarsi razzisti. Ho la sensazione che stia diventando normale nella morale generale questo modo di essere…è un passo indietro che ho paura di vedere dove può portare. Spero di sbagliarmi.
Rocco