Ricevo da Irene e volentieri pubblico:
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Questo profilo è stato aperto ufficialmente il 26 ottobre alle ore 17 e 15 per volontà di 3 studentesse universitarie di Roma che volevano contribuire alla manifestazione del 5 dicembre.
Anche se son passati solo 3 giorni il lavoro è stato impegnativo ed ha portato a convogliare nello stesso luogo virtuale ben $ studenti dei 3 atenei romani in poche ore.
L’idea era quella di creare una rete di studenti in contatto tra loro ( anche perché qua a Roma all’università poche persone sanno dell’iniziativa e non la seguono dal web ), con referenti per le singole facoltà e volenterosi che avrebbero aiutato nel passaparola, nelle P.R., e nel volantinaggio.
Le idee per un volantinaggio poco dispendioso semplice e funzionale c’erano. C’era un’ipotesi di evento di gruppo da organizzare verso fine novembre. C’erano da fare tante cose.
Nel fare questo lavoro abbiamo incontrato varie difficoltà tra cui il dover ritagliare tempo da giornate già molto piene per un compito abbastanza complesso, il contattare attivamente e personalmente il maggior numero possibile di persone che si stavano iscrivendo per trovare i referenti, cercare di darsi appuntamenti all’esterno del web per vederci di persona con ogni singolo referente, creare un volantino poco costoso e funzionale adatto a pubblicizzare la pagina degli universitari, dare indicazioni continue su come muoversi, su come aggiungere gente tramite funzioni facebook, rispondere ai quesiti che ci venivano posti dagli utenti della pagina, spesso quesiti molto generici ai quali non potevamo neanche dare una risposta poiché riguardavano l’organizzazione generale dell’evento o questioni che avremmo dovuto affrontare con calma, passo dopo passo.
Prima di ieri inoltre ci siamo scontrate con qualche organizzatore locale e con quelli nazionali per via di una inspiegabile reticenza a:
1- rispondere a quesiti legittimi per avere sostegno e collaborazione
2- dare il proprio nominativo.
Su questo secondo punto vogliamo chiarire che Noi 3 abbiamo sempre dato per scontato che, assumendoci la responsabilità di gestire una pagina, di coordinare un movimento di centinaia di universitari, sarebbe stato Necessario rendersi palesi e disponibili, dando i nostri nominativi.
Non ci si può coprire dietro un’icona, un sito, un profilo. E’ inaccettabile.
Noi che gestiamo e coordiniamo una pagina, noi che diamo indicazioni, che facciamo da tramite dobbiamo prenderci la responsabilità di quello che diciamo e facciamo.
Per questo quando prendevamo contatto con gli studenti ci siamo sempre presentate come prima cosa, parlando anche della nostra attività universitaria, dando recapiti, mettendoci la faccia.
L’anonimato in situazioni del genere non è Ammisibile.
E’ mancanza di chiarezza alla base del movimento.
Perché per sapere il nome di uno dei coordinatori del gruppo di Roma una di noi ci ha impiegato 20 minuti ???
Questa non è collaborazione.
Questo non è assumersi le proprie responsabilità.
Questo non è essere chiari.
Il gruppo di Roma inoltre ha dato per scontate troppe cose e ha utilizzato toni da entità organizzatrice superiore e non è questa certo la situazione in cui comportarsi in maniera ottusa e poco produttiva.
L’altro grande problema che si è posto in pagina nazionale i giorni scorsi è stato quello dei partiti e delle conseguenti bandiere.
Noi abbiamo posto la questione ai coordinatori nazionali per avere chiarezza in merito ma ci è stato risposto Altro.
Abbiamo chiesto riguardo A e ci è stato risposto riguardo B.
Non siamo scemi.
Forse gli organizzatori non lo capiscono.
Non c’è stata chiarezza neanche in questo caso.
Abbiamo anche suggerito, in merito a questa questione che appariva complessa e poco chiara appunto, di inviare un Comunicato Stampa a Tutte le Segreterie dei Partiti ( cosa non complessa da attuare ) per essere chiari e netti sulla questione delle bandiere e della partecipazione apartitica e solo civile all’evento.
Cioè Di Pietro viene come Di Pietro e non con il bandierone.
Su questo come mai nessuno ci ha risposto ??
Fino a ciò stavamo comunque andando avanti con voglia e passione, stavamo crescendo e stavamo trovando referenti e gente volenterosa.
Questo fino a ieri sera. Ieri sera abbiamo scoperto che uno dei fondatori della pagina Franco Lai è stato rimosso dall’incarico di amministratore e ha scelto di uscire dal movimento, lasciando, appena possibile, una nota con le spiegazioni dettagliate dell’avvenuto.
Ed è chiaro che, dopo giorni e giorni di duro lavoro giorno e notte, lo ha fatto con dolore, rabbia, delusione.
Noi ci siamo informate, ieri sera..
Anzi abbiamo provato a informaci, lo abbiamo fatto nella pagina nazionale ponendo dubbi e quesiti.
Ma siamo state trattate in maniera poco gentile e educata da varie persone, tra cui per primo va menzionato colui che ieri rispondeva da quella pagina poiché Unico Amministratore della Pagina Nazionale per sua Volontà : San Precario.
Tale soggetto è un Tizio ( e non lo chiamiamo così a caso ) di cui Nessuno conosce l’Identità.
E non parliamo dell’identità su face book, cioè di gusti, posizioni politiche, fotine di amici, ma parliamo di Nome e Cognome.
Dobbiamo dire e far notare che : dei 6 fondatori è stato l’unico a rendersi Reperibile Solo
Via Internet.
Nessuno lo ha mai visto né sentito.
Noi troviamo Folle che una persona si assuma la responsabilità di fondare, guidare, organizzare una pagina di 150.000 e passa persone potendo scomparire da un momento all’altro, non palesandosi, non assumendosi la reale responsabilità della situazione, nascondendosi dietro un Nick Name.
Non ci troviamo nulla di Democratico in tutto ciò.
E’ facile giustificarsi, come San Tizio ha fatto, dicendo che è per non rischiare ( cosa la pelle ? siamo forse nel Cile di Pinochet ? Non facciamo i tragici. )
San Precario non rischia, e gli altri fondatori del gruppo , gli organizzatori dei gruppi locali ( non tutti ) , tra cui anche noi 3, stiamo rischiando mettendo al posto suo nome cognome e faccia ?!?!
Perché noi lo abbiamo fatto. ?? E Lui no. ??
Secondo San Precario in Questura a dare i Nominativi per i banchetti ci sareste dovuti andare Voi, non Lui, che invece rimane un Account su Facebook e qualche riga su un blog.
Potrebbe essere chiunque.
E non vogliamo certo fare fantapolitica.
Crediamo solo sia giusto in una situazione simile essere onesti, chiari, e dire chi siamo realmente e cosa stiamo facendo.
E Non mandare avanti Nomi e Cognomi altrui.
Questo San X oltretutto ha varie volte usato toni aggressivi e da fomentato e si è addirittura paragonato ai Partigiani che durante la guerra mantenevano l’anonimato. ( vedere post che ha lasciato in bacheca sulla pagina nazionale -_-‘ )
Ora noi abbiamo rispetto per i Partigiani e per quello che hanno rappresentato nel paese.
Ma non abbiamo rispetto verso chi pretende di paragonarsi ad essi. ( e senza neanche metterci la faccia. )
Leggete Tutti la Nota che abbiamo Linkato firmata franco Lai, [COPIA] uno dei fondatori del movimento che è stato costretto a scegliere di andarsene, Nota che Lai ha scritto per spiegare a tutti quello che era successo.
E riflettete sul fatto che è l’unico che ci ha fornito delle spiegazioni.
Il comitato dei fondatori e gli organizzatori ha glissato di fronte alle nostre domande,e al massimo ha parlato di semplici litigi tra Franco e San Precario
Questo vuol dire provare a prendere in giro le persone.
Pensando che non ragionino.
Noi ragioniamo,
Poniamo domande,
e cerchiamo di capire.
E abbiamo capito che in questa organizzazione non c’è chiarezza, rispetto, onestà.
Questo non ci appartiene. Non fa parte del nostro modo di lottare.
Noi lottiamo appunto non solo contro Berlusconi ma contro quello che rappresenta e per quello che non rappresenta, cioè la democrazia, la responsabilizzazione, la chiarezza, l’onestà.
Se queste cose vengono a mancare tra di noi, tutto ciò perde di senso e di forza.
E anzi diventa qualcosa di assurdo e grottesco.
Che non ci rappresenta. Che è contraddittorio. E molto ambiguo.
Con dispiacere ci accingiamo a chiudere la pagina degli studenti universitari di Roma.
Chi vorrà potrà aprirne un’altra, e intanto prendere contatti qua sopra.
A ognuno la propria riflessione.
E ognuno vive e sceglie come vuole e soprattutto come può.
Con amarezza
Ilaria, Sabrina, Irene
***
Il dialogo con gli organizzatori del NoBDay sembra veramente difficile.
Sembrano davvero troppi i lati oscuri.
Sono passate due settimane dalla manifestazione e sembra calato il silenzio.
Ma davvero abbiamo bisogno di SILENZIO ?
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